Di Mario Marrandino. Timore Tasi: il 16 Ottobre è ormai prossimo ed entro quella data ben quindici milioni di persone pagheranno l’acconto della ipercriticata tassa.
Gli ultimi dati raccolti da Uil calcolano una spesa media di circa 219 euro, poco meno dei 223 dell’Imu 2012, con il 54% dei contribuenti che pagherà di più rispetto alla tassa introdotta per il 2012 dal governo Monti.
Ovviamente, la tassa sarà “elasticizzata” da realtà a realtà, partendo dai comuni. Riportando i dati raccolti da RaiNews: “Secondo uno studio Acli, 6.508 Comuni tra i 7.405 che hanno già deliberato sulla Tasi hanno scelto di applicarla inasprendola: vale a dire nell’87,9% dei casi”. Nonostante si parli fin troppo di percentuali e statistiche, sono in molti, dal pulpito politco e non, a temere questa tassa. Così Gasparri: “Sarà peggio dell’Imu”. Brunetta: “Renzi rischia di superare Monti”.
L’Anci però presente un programma differente dal distopico presentato dagli esponenti Forza Italia: si calcola un gettito però inferiore di circa il 30% a quello dell’Imu. “Da un confronto tra i gettiti sull’abitazione principale Imu 2013 e Tasi 2014, prendendo in considerazione i 2.563 Comuni che hanno deliberato le aliquote entro il 23 maggio scorso emerge che, fatto cento il gettito abitazione principale 2013, la analoga entrata prevista per l’anno in corso rappresenta il 70,2% di quella cifra, ovvero una riduzione del 30% del carico fiscale per i proprietari di abitazione principale”.