I dottori commercialisti incrociano le braccia sui bollettini Tasi degli inquilini.
E la protesta monta sui social network. In maniera plateale, Luca Grossi, un dottore commercialista di Pesaro, in vista della scadenza del 16 ottobre scrive dal suo blog ai propri clienti: “spiacente, non calcolo la Tasi agli inquilini”. Il motivo? “La Tasi, per i conduttori, ammonterà di norma a poche decine di euro ma per gestirla occorrerà uno sforzo il cui costo (…) supererà l’importo da pagare e per lo studio sarebbe praticamente impossibile da gestire viste le continue ravvicinate scadenze”.
