Magazine Economia

Tasi… la vergogna continua

Da Pukos
TASI… LA VERGOGNA CONTINUA

 

Cari lettori.

il silenzio di questi ultimi giorni non è stato causato dalla mancanza di materiale sul quale riflettere. Anzi, bisogna ammettere che di carne al fuoco ce n’è stata! Tuttavia ho deciso di non intervenire onde evitare qualsiasi eventuale strumentalizzazione che sarebbe potuta derivare dal periodo elettorale in corso. A questo punto, però, concluse le operazioni di voto e decretati i vincitori e i vinti, posso tornare al mio compito di voce critica di una categoria troppo spesso vessata dai giochi di potere e dalle disposizioni scriteriate.

Dunque, quanti di voi seguono questo quotidiano sanno che la mia (e nostra) protesta non vuole scagliarsi contro un esecutivo in particolare, men che meno quello attuale, bensì contro la diffusa incompetenza che caratterizza il processo di emanazione di norme e adempimenti di stampo fiscale.

Sull’ennesimo obbrobrio della Tasi ci siamo più volte espressi, con toni affatto morbidi. Già da tempo avevamo avvisato colleghi e governanti in merito al caos al quale stavamo andando incontro e ora che l’ingorgo è arrivato siamo qui a sottolineare che non tutti i mali dipendono dalla Tasi, quanto anche dagli altri adempimenti posti in scadenza proprio nello stesso periodo. Siamo infatti al cospetto di una proroga che non fa altro che aumentare la confusione, anche perché dobbiamo calcolare l’Imu pure per quegli immobili la cui Tasi slitterà a settembre o forse a ottobre. Per tutto ciò che invece non è stato prorogato abbiamo a disposizione solo dieci notti e dieci giorni fino al 16 giugno per effettuare calcoli e versamenti. E se prendiamo in mano le delibere dei comuni (quelle che sono già disponibili) ci rendiamo conto che c’è da impazzire.

Purtroppo è chiaro che nessuno, dalle alte sfere, si è accorto dello stato di disagio di un’intera popolazione, fatta di contribuenti e professionisti.

Si è capito che la proroga di cui ci si vanta non serve a nessuno?

Il 16 giugno scadono anche i versamenti di Unico e gli studi di settore, tra l’altro questi ultimi sono stati resi disponibili solo qualche giorno fa.

È mai possibile che l’eventuale proroga di Unico, se come sembra si sta valutando, debba essere discussa a due giorni dalla scadenza?

Ma che Paese è quello in cui si pretende il rispetto delle regole, con l’applicazione di sanzioni, e poi si creano difficoltà al contribuente anche per adempiere?

Ma ci si rende conto che bisogna sudare anche per pagare una tassa come la Tasi?

Mi chiedo se qualcuno che siede lì in alto abbia una benché minima consapevolezza delle problematiche che stiamo avendo oramai da diversi anni solo per pagare.

A cosa servono i proclami se poi la realtà ci mette di fronte a queste amare verità?

Mi manca anche la forza per arrabbiarmi. Sembra di parlare con i muri, che non sentono e non rispondono. Eppure questa stessa gente, poco prima della tornata elettorale, era tutta parole e promesse!!

E poi ci si meraviglia se c’è chi scappa dall’Italia! Se l’esempio è quello che danno loro quotidianamente, mi meraviglio solo che il Paese lo si stia abbandonando ora e non prima!

Per concludere, mi fa amarezza anche pensare che tutto ci scivoli addosso! In questi giorni, in aeroporto, mi sta capitando di incrociare gruppi di connazionali che partono anche per brevi periodi. E io, ahimè, non faccio che pensare alla Tasi, a qualche bilancio ancora da chiudere e a tutte le dichiarazioni da iniziare!! Bel ponte, non c’è che dire!

Antonio Gigliotti

Fonte: FiscalFocus


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog