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Tasi per Affitto, locazione e Comodato Gratuito: chi paga e quanto

Da Raffa269

esenzioni imuChiariamo CHI e QUANTO deve pagare a titolo di TASI nel caso di comodato gratuito o di contratto di affitto o locazione, in quanto seppur inizialmente scrissi che la TASI era molto simile all’IMU vedrete che non è sempre vero e che il regolamento comunale può anche disciplinare diversi “approcci”. Vediamo quindi di dare qualche chiarimento per come comportarsi in pratica e non incorrere in errori e/o sanzioni.

TASI e contratti di affitto e locazione
Nei casi del contratto di affitto la TASI grava su entrambi i soggetti ma la percentuale con cui l’uno e l’altro concorrono può variare da comune a comune, ma resta ferma che le parti sono solidalmente responsabili al pagamnto della TASI a differenza di quello che avviene per esempio per l’IMU.

In linea generale comunque l’inquilino è il soggetto su cui grava di meno in misura percentuale il pagamento del tributo. In genere parliamo del 30% ma ci sono molti comuni che hanno optato per spostare quasi interamente sul proprietario il tributo abbassando la percentuale al 10%.

Nel frattempi vi segnalo anche l’articolo di approfondimento dedicato alla quota TASI a carico degli inquilini.

Se associamo questo al fatto che al di sotto dei 12 euro il pagamento della TASI (importo minimo TASI) non è dovuto per la stragrande dei comuni, allora possiamo tranquillamente dire che questi comuni hanno deciso di sposare la tesi dell’azzeramento del costo sul possessore dell’abitazione o anche nel caso dei negozi commerciali. Questa è senza dubbio una buona scelta a mio avviso, in quanto il diritto all’abitazione deve essere tutelato anche per gli inquilini che non potendosi permettere l’acquisto di una casa hanno bisogno di fruire anche di una minore tassazione inteso nel senso di abbassare quanto pià possibile il prelievo fiscale in capo agli inquilini o conduttori che ancora non hanno una casa.

Prendendo spunto dai vostri commenti però avrei perfezionato la norma disciplinando che che affitta non può avere altre abitazioni nello stesso comune pena l’appplicazione della aliquota ordinaria.

Il punto di partenza comunque rimane il regolamento disciplinato dal comune che trovate sul sito del Ministero delle Finanze.

Tasi e Comodato Gratuito
Nel caso di comodato gratuito  la Tasi deve essere pagata dal comodatario solo che si possono verificare due fattispecie di assimilazione all’abitazione principale quando il comodante ed il comodatario sono figli e genitori che prevede una assimilazione parziale per la parte di rendita catastale fino a 500 euro o laddove il reddito da modello ISEE della famiglia del comodatario è minore di 15.000 euro.

Importante qudini come avrete capito è leggere attentamento il regolamento comunale che vedrete disciplinerà compiutamente le casistiche e le modalità di assolvimento di questa nuova, innovativa, fantastica imposta che vi renderà sempre più poveri. Ora per consolarci….torniamo a lavorare.

Vi ricordo alcuni articoli correlati ai temi qui di sopra riportati primo tra tutti quello sul trattamento fiscale del comodato oltre che quello sul modello ISEE e i documenti necessari.


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