Su Facebook, Twitter e altri social network impazza la protesta, portata avanti dai cittadini amanti degli animali e dalle associazioni di categoria che sono sul piede di guerra. L’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente), ha diffuso una nota che parla di “una nuova stangata per i possessori di animali domestici, in particolare cani e gatti.
Per quel che riguarda la tassa sugli animali domestici, secondo l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente), “si parla di un incremento di uno/due punti percentuali sull’Iva per le prestazioni veterinarie, e per gli alimenti per animali, mentre l’iva potrebbe aumentare fino a tre punti per quanto riguarda gli accessori e i cosiddetti ‘beni di lusso’ per gli animali, vale a dire cappottini e accessori griffati”. E come se non bastasse esisterebbe anche una “ tassa comunale (o regionale) sul possesso dei cani che servirebbe a coprire le spese per le sterilizzazioni, visto che i fondi destinati dal governo alle regioni (circa 2 milioni di euro l’anno) potrebbero subire dei tagli cospicui per il prossimo triennio”.
Stamane però qualcuno sostiene si tratti di una bufala.
Infatti leggiamo che tutto nasce a seguito da un articolo del Corriere a firma di Danilo Mainardi, dove Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari, dichiara “tra le sette categorie del nuovo redditometro sperimentale presentato all’Agenzia delle Entrate comparirebbero le spese veterinarie per gli animali una volta detti da compagnia e che oggi si preferisce chiamare d’ affezione”. La smentita arriverebbe direttamente dal direttore dell’ Agenzia Dottor Attilio Beffera. Dunque nessuna tassa in previsione? Chi lo sa? Il nuovo balzello potrebbe essere il frutto di una sorta di psicosi sulle nuove tasse?