Per i tablet si parte da circa 3 euro con memoria da 8 GB fino a 5,20 euro oltre 32 GB; fino a qualche tempo fa era 0,90 euro per smartphone e nulla per i tablet. Le chiavette usb arrivano fino a 9 euro, in base alla memoria. Invece il compenso per i computer è di 5,20 euro. Anche gli hard-disk sono in elenco con 20 euro per modelli da 1-2 TB.
Una cifra che graverà in modo significativo sul costo finale che oggi si aggira tra 60-70 euro.
Inoltre è prevista la doppia imposizione sulla televisione con possibilità di registrazione che prima erano esenti e adesso pagano 4 euro. A cui però bisogna aggiungere il compenso di hard disk e chiavette usb senza le quali i televisori non sono in grado di registrare.
Scende da 0,90 euro a 0,50 euro il quanto dovuto per i «vecchi telefonini a tasti» senza memoria.
Facendo il confronto con quando previsto dal Decreto per tablet e smartphone da 16 GB, tra i più venduti, in Italia si pagheranno 4,0 euro; contro una media Ue rispettivamente di 1,57 e 2,89 euro. Considerando i trend di crescita del mercato italiano 2014, si stima un gettito totale per le casse Siae di oltre 150 milioni di euro.
Per saperne di più:http://media2.corriere.it/corriere/pdf/2014/Grafica-tabella-tassa-sul-telefonino-luglio.pdf
Con l’uscita del Decreto Franceschini i produttori e le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e hanno già fatto sapere che faranno ricorso al Decreto. Cosa succederà?
Ma i consumatori cosa ne pensano? Al via i commenti signori e signore...