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Tassa sull’equo compenso. Ma andate a …

Creato il 26 aprile 2010 da Silvanocavallina @Soc1000Blog

Tassa sull’equo compenso. Ma andate a …Oggi sono veramente arrabbiato! Quel “genio” del ministro Sandro Bondi ha firmato un decreto che  allarga il numero di dispositivi per cui è necessario pagare il compenso per la “copia privata”, finendo per includere ogni oggetto che possieda una memoria. Questo decreto prevede una vera e propria tassa sui dispositivi elettronici di memorizzazione , anche se lui la definisce un “equo compenso”.

L’ “equo compenso” è un balzello che ricade su tutti i prodotti utilizzati per la registrazione di musica e video e sui loro supporti, introdotto come risarcimento preventivo per le possibili violazioni del diritto d’autore che veicoleranno. In poche parole, chiunque possieda un lettore mp3 o un masterizzatore (ma anche pendrive, hardisk, computer e persino alcuni tipi di decoder che registrano i programmi tv) deve sobbarcarsi un costo per la possibilità che ascolti o copi qualcosa senza averla pagata. Una multa preventiva insomma. A beneficiare della “tassa” è la Siae, la Società di autori ed editori, che secondo alcune stime potrebbe ricevere oltre 100 milioni di euro attraverso questo decreto. Dal canto suo la Società si difende sostenendo che si tratta “di una tutela e non di una tassa e che gli introiti vanno agli artisti”.

Ma per la miseria, ma allora seguendo lo stesso principio dovremmo arrestare tutti i cittadini perchè potenzialmente un giorno potrebbero fare una rapina o commettere un qualunque reato!

Questo è il genere di cose che mi fa davvero imbufalire ! L’unica cosa che si ottiene è davvero l’ incitazione a scaricare tutto illegalmente, tanto si è già pagato! Del “genio”  Bondi, posso accettare il fatto che sia un voltagabbana di prim’ordine (ricordiamoci che è stato per anni iscritto al P.C.I.  e che è stato un sindaco comunista di Fivizzano dal ‘90 al ‘92) , posso anche tollerare le sue pietose “poesie” , ma questa davvero no!

Le proteste. Contro il provvedimento si sono subito sollevate le proteste delle associazioni dei consumatori, di quelle dei produttori informatici e non solo. Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Adiconsum, Movimento Difesa del Cittadino e Assoutenti hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio, sostenendo l’illegittimità della misura; Altroconsumo ha anche avviato un ricorso all’Unione Europea contro quelli che giudica degli “aiuti di stato”; l’Assinform, associazione dei produttori informatici, ha protestato ufficialmente per bocca del suo presidente ; l’Istituto per le politiche dell’Innovazione ha promosso invece una moratoria per chiedere al ministro Bondi di sospendere l’efficacia del provvedimento fino a che i giudici non si saranno pronunciati sulla sua legittimità (è possibile firmare la moratoria a questo link e su Facebook).

Chi paga. L’equo compenso deve essere corrisposto da chi fabbrica o importa in Italia la strumentazione per la registrazione i supporti (analogici e digitali) su cui questa viene salvata: i rincari previsti dalle tabelle ministeriali ricadono direttamente sui produttori e, attraverso l’aumento dei prezzi dei supporti e degli strumenti, sui consumatori.

Tassa sull’equo compenso. Ma andate a …
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Gli aumenti. La dettagliatissima lista dei rincari previsti dal ministero è riportata nella tabella qui sotto .

Tra gli aumenti più rilevanti ci sono i 2,4 euro per ogni computer con masterizzatore (1,9 se il computer non lo ha); i lettori mp3 crescono dagli 0,64 ai 9,66 euro in base alla memoria; fino a dieci centesimi a gb per le chiavette usb; ventinove euro per un hard disk integrato oltre i 250 gb; due centesimi a gb per un hard disk esterno (un trecento gb aumenta così di sei euro).

Il caso Apple. La prima azienda ad adeguarsi è stata la Apple, i cui prodotti hanno subito un aumento tra i 3 e i 18 euro per compensare la sovrattassa dell’equo compenso. Particolarmente penalizzati sono stati i lettori mp3 della linea iPod: il classic da 160 gb è balzato a 247 euro (dai 229 originari), ma anche i prodotti meno cari, come lo shuffle da 2 gb, hanno subito aumenti di oltre il 10%, passando da 55 a 61 euro, ben 6 euro in più che diventano 10 per l’acquisto di un iPod Touchda 64 Gb.

Grazie di cuore  “poeta” sarai sempre nei nostri pensieri !!!!!


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