Il Ministro Balduzzi ha infatti ipotizzato l’introduzione di una tassa sulle bibite gassate, un contributo da parte dei produttori che si protrarrà per tre anni, e si tradurrà in un costo maggiorato per lattina di circa 0,03€.
La proposta, che ha aperto un animato dibattito politico, è dettata dalla pericolosità delle bibite zuccherate per la salute. Perché le bevande gassate sono rischiose? Presto detto:
- Mutamento dei geni. Il dottor Hans Peter Kubis, biologo ed esperto della nutrizione della Bangor University ha osservato e studiato l’effetto delle amate bibite sull’organismo, e ne ha dedotto che sono addirittura in grado di alterare i geni presenti nei muscoli, fino a cambiare il metabolismo di una persona. È possibile leggere il risultato della sua ricerca in un articolo pubblicato sul Mail;
- Rischio obesità e diabete. Bere abitualmente le bevande gassate aumenta la presenza di zucchero nel sangue e dunque il rischio di contrarre malattie come il diabete. Anidride carbonica e zucchero facilitano inoltre l’aumento di peso fino all’obesità;
- Malattie cardiache. Gli amanti delle bevande gassate sono esposti al rischio di contrarre malattie cardiache, ipertensione e insufficienza epatica molto più di quanto lo siano coloro che non le bevono;
- Asma. Più bollicine si mandano giù maggiore è la possibilità di avere malattie respiratorie, di questo abbiamo già parlato in un precedente articolo sulla correlazione tra asma e bevande gassate;
- Smalto dentale rovinato. Lo zucchero e l’acidità delle bevande gassate aggrediscono lo smalto dentale fino a intaccarlo, a volte, irrimediabilmente.
Al momento la proposta di una tassa sulle bevande gassate è in fase di definizione; giusta o sbagliata che sia, certo è che bisogna seguire una dieta sana ed equilibrata per non incorrere in gravi problemi di salute.