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Tasting food and wine from Isola d’Elba #1: Aleatico

Creato il 13 aprile 2015 da Cristina

Vini dell'Elba al Mercato Centrale

ENG

Some days ago I attended a very fascinating event, a  presentation dedicated to tourism, food and wine that took place in a very beautiful location, the Mercato Centrale in Florence. Couldn’t miss this occasion! It was organized for the launch of Tuscany Bike Challenge, but it was a good way of  knowing many great products from Isola d’Elba and especially a wine: the Aleatico.

Aleatico is a straw wine from Isola d’Elba, and it was the very first time for me to taste it. The tradition of drinking it at Christmas, when it is still very young, has been alive for a long time. A good pairing is with the Schiaccia Briaca, a round and soft Christmas cake with the peculiarity of having red wine in the dough. I had the opportunity of tasting the Aleatico by La Fazenda, it is very intense, sweet, fruity, with flavour of prune and black cherry.

I had  a nice talk with Antonio Arrighi, a wine productor who was giving his contribution with some of his wines (he also is part of the Elba delegation of AIS Toscana), and he told me that wine tourism in Isola d’Elba nowadays  is at a very early stage and not very well developed because sea tourism is so much popular and well known, so that it always appears to be the most important one; it is so sad, because their wine production is a small but beautiful “universe” that still has to be discovered. As you probably know, the first wine denomination in the world was the Tocai, then Bordeaux, and the Aleatico came third, and we have to thank Napoleone Bonaparte for this, because he  did so much for the growing of Elban wines. He even made several efforts about the expansion and improvement of the streets, in order to  helping the circulation and production of local wines.

At the moment, in Isola d’Elba 300 hectares are dedicated to wine production, and 45 of these wineyards are cultivated  for Aleatico; the rest of them are dedicated to the production of other typical dry wines . We saw  that Aleatico is perfect with the traditional cakes and desserts, but what else  could we taste as a perfect typical food-wine match?  Mr. Arrighi recommends  a not to be missed food : the Cacciucco dell’Elba (a fish soup), that is great with a young red wine or a rose with great  structure.

Arrighi  Ais Toscana About Aleatico La Fazenda Facebook Page

Segue testo in italiano

Vino Aleatico La Fazenda dell'Elba

Vino Aleatico La Fazenda dell’Elba

Il Sommelier all'opera al Mercato Centrale

Il Sommelier all’opera al Mercato Centrale

Uno dei vini bianchi elbani

Uno dei vini bianchi elbani

ITA

Qualche giorno fa ho assistito a una presentazione molto affascinante, che si è svolta al Mercato Centrale di Firenze, in occasione di un appuntamento dedicato al turismo e al territorio in cui ho scoperto molti  prodotti enogastronomici dell’isola d’Elba. Amo parlare di prodotti Made in Tuscany, e non ho perso l’occasione per saperne di più. L’incontro è stato organizzato in occasione del lancio del  Tuscany Bike Challenge, ma è stato soprattutto una buona occasione per scoprire molti prodotti di quest’area geografica e in particolare un vino, che è stato protagonista; l’Aleatico.

L’Aleatico è il vitigno autoctono per eccellenza dell’Elba. È un passito non liquoroso che ho scoperto proprio in questa occasione e che per tradizione si beveva giovanissimo a Natale. L’aleatico ben si abbina alla schiaccia briaca tipica dell’isola, una torta morbida e tonda che ha la caratteristica di avere il vino rosso nell’impasto. Io ho degustato  l’Aleatico di La Fazenda. Intenso, dolce, fruttato, con sentore di  amarena e prugna.

Antonio Arrighi, produttore che era presente con i suoi vini nonchè rappresentante della delegazione dell’Elba di AIS Toscana,  ci ha raccontato che il turismo enologico dell’isola si è sviluppato solo da poco, infatti prevale da sempre quello balneare; questo  terroire è davvero un mondo ancora da scoprire per molti. Come probabilmente molti già sapranno, a prima denominazione locale è stato il Tocai, poi il Bordeaux e poi per terzo arrivò proprio l’Aleatico, e lo si deve a Napoleone Bonaparte, che tanto fece per il vino elbano. Fu lui a insistere perché le strade carraie dell’isola venissero ampliate proprio per aiutare la circolazione e la produzione dei vini.

Attualmente sono destinati 300 ettari di territorio a produzione vinicola nell’isola, di cui solo solo 45 sono coltivati per produrre Aleatico, mentre il resto è destinato alla creazione di vini secchi caratteristici. L’aleatico abbiamo visto che è perfetto con i dolci tipici, ma quali altri abbinamenti sono da provare? Sempre Arrighi suggerisce di assaggiare il cacciucco elbano, ottimo con un rosso giovane o un rosato di grande struttura.

Arrighi Ais Toscana  Per info sull’Aleatico   La Fazenda Pagina Facebook 


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