L’esposizione frequente alla lingua inglese è sicuramente il modo migliore per impararla. L’alternativa di assumere una tata madrelingua potrebbe essere la soluzione ideale che permette ai bambini di imparare l’inglese in modo naturale. Come si trova una tata inglese madrelingua? Quanto costa? E’ meglio una tata o un insegnante? Ho rivolto queste domande a Claudia Adamo, responsabile di Open Minds srl – agenzia di tate madrelingua inglese e scuola di inglese a domicilio.
1. Come viene selezionata una tata inglese?
Ci sono svariate modalità, dal passaparola agli annunci, all’agenzia. A Milano esistono svariate pubblicazioni in lingua inglese (la più famosa è EasyMilano), dove è possibile entrare in relazione con la comunità parlante inglese della città. Inoltre vi sono agenzie specializzate come la nostra (www.edu-tate.com) , che utilizzando tutti i canali (annunci, relazioni personali costruite negli anni con la comunità dei parlanti inglesi, relazioni all’estero) per potere visionare il più alto numero di persone e selezionare tra esse i profili più adatti alle esigenze della singola famiglia.
Ogni famiglia e bambino ha esigenze diverse, che è bene focalizzare prima di avviare la ricerca su qualsivoglia canale. E’ bene tenere comunque in considerazione che la comunità delle persone di madrelingua è abbastanza piccola rispetto alla richiesta, fa cui discendono due conseguenze che è bene focalizzare:
- Chi ha bambini piccoli o in generale necessita competenze educative o di puericultura avanzate, potrebbe dovere fare una ricerca lunga e certosina prima di trovare una persona che riassuma in sé sia le competenze professionali specifiche che il fatto di essere di madrelingua inglese. Non è una ricerca banale.
- In generale, c’è in questo campo più richiesta che offerta, pertanto le tate di madrelingua inglese hanno un costo più elevato delle omologhe italiane o non inglesi.
- Poiché alcune di queste persone sono qui per un anno accademico per motivi transitori (cambi universitari, gap year etc), c’è da mettere in conto che la ricerca sia da ripetersi il prossimo anno. Il turn over è notevole.
2. Che tipo di attività svolge con i bambini? solo corsi di lingua a casa o li accompagna alle attività del pomeriggio?
Questo dipende dalle esigenze e dalle richieste della famiglia. In generale, io ritengo che siano cose diverse, tanto è vero che ho differenziato la agenzia dalla scuola di inglese a domicilio (www.corsiinglesemilano.it).
La scuola di inglese a domicilio è la risposta ai bisogni di chi ha bisogno strettamente di un tutor di inglese, per integrare lo studio scolastico. Tipicamente, si tratta di insegnanti formati con il metodo comunicativo che lavorando sulle abilità di comprensione all’ascolto e conversazione utilizzando attività ludiche, ma in un contesto di lezione, fatta a casa.
Sono attività giocose, ma strutturate, per potere raggiungere l’ambizioso obiettivo di costruire un repertorio consapevole di frasi e parole in inglese: poiché devono normalmente sfruttare un tempo limitato (una o due lezioni settimanali) sono attività mirate a “iperstimolare” i bambini sull’inglese e nonostante siano giochi è bene dire che è un passatempo mentalmente impegnativo per i bambini.
Invece, la tata inglese che ti accompagna alle attività fa merenda etc non adotta una strategia didattica, bensì cura un’esposizione naturale alla lingua (esattamente come facciamo noi con i nostri figli in italiano). Sono due modalità valide entrambe, ma diverse.
Mi permetto di dare suggerimenti sui pro e contra ai genitori per entrambe le scelte:
- Lezioni a domicilio: consideratele una porta aperta” sull’inglese. Se desiderate che i vs bambini acquisiscano realmente la lingua viva, dovete pensare che le lezioni sono uno stimolo che va integrato con una esposizione quotidiana, tramite canzoni, programmi tv, film e libri in inglese etc. I genitori possono fare moltissimo tra una lezione e l’altra , anche coordinandosi con la maestra che viene a casa. Ad esempio, sentendo insieme la musica che amate, sensibilizzate i bambini a seguire il testo, proponendo canzoni alla loro portata e cantando voi stessi. L’inglese è una lingua non un insieme indistinto di suoni che stanno bene con la melodia! Le canzoni sono una maniera potente di insegnare e fare questo è alla portata di tutti: basta scaricare il testo o cercare su youtube i “sing along”/karaoke e cantare con i figli (se amate farlo). Alla stessa maniera, se volete che i vs figli si abituino a guardare la tv e leggere in lingua, dovete dare il buon esempio: fatelo anche voi! Se diventa un’abitudine, in breve non sarà più difficile.
Le lezioni di inglese diventano enormemente più produttive e meno faticose in un contesto di esposizione quotidiana. Condividete con l’insegnante modalità e obiettivi e lavorate insieme per quanto è possibile. - Baby sitter: se avete una babysitter inglese molte ore alla settimana i bambini impareranno inglese in modo naturale. Tuttavia, tenete conto che abitano in Italia e frequentando anche la scuola italiana, l’inglese resterà la lingua non prevalente, quindi per tenerla via e svilupparla oltre il livello di sopravvivenza sarà necessario che la baby-sitter, compatibilmente con l’età dei bambini sia in grado di proporre letture, attività per ampliare il vocabolario etc. Soprattutto se le ore non sono molte, è importante che sia formata per sapere che deve ripetere spesso le stesse parole e avere una serie di accorgimenti “da insegnante”, per rendere il più efficace possibile l’esposizione. Anche i questo caso, è importante che il bambino sia esposto alla tv in inglese, canzoni e libri e che diventi per lui una modalità normale di divertirsi.
3. Quante ore settimanali sarebbero l’ideale per avere un contatto significativo con la lingua? Pensiamo anche a bambini che frequentano già la primaria.
Non c’è una risposta univoca a questa domanda. Dipende dalla vita dei bambini, io non suggerisco mai di sovraccaricare se hanno tante attività. Considerate che se non sono esposti da piccolissimi, per loro è una grande fatica, che viene in orario post-scolastico!
Ciò che veramente è raccomandabile, è che l’inglese diventi un’abitudine di tutta la famiglia. La lingua deve essere collegata a una dimensione affettivamente e culturalmente significativa per loro. Se perseguite l’obiettivo di avere un figlio bilingue, ricordate che la lingua è anche identità, e che va nutrita di immaginario, soddisfazioni, punti di riferimento: non meramente didattici, ma personali e affettivi. Ricordate che la motivazione, fondamentale per l’apprendimento, non è razionale per i bambini (come per noi adulti, che lo studiamo per lavoro), ma deve trovare le sue radici altrove. Quindi, più che contare le ore di inglese, c’è da creare un mondo di cui l’inglese faccia parte.
4. Quanto può costare una tata inglese?
C’è una fortissima variabilità, per cui è difficile dare stime. Dipende dal numero di ore per cui la prendete, dalla sua preparazione, dalle incombenze. Raramente si trova comunque a meno di 10 euro/etti all’ora (che diventano circa 14 con il contratto domestico), mentre le punte verso l’alto per i tutor che fanno poche ore possono arrivare a 30 euro/ora.
5. Quali consigli daresti a una famiglia che deve scegliere una tata?
Aldilà dell’inglese, la tata ha una responsabilità enorme: stare con i figli quando non ci siete. Focalizzatevi sulle vostre esigenze e sulle caratteristiche della persona. Scegliete persone referenziate e approfondite le referenze. Cercate di fare una sorta di inserimento, magari utilizzando i week end, per essere anche voi a portata di mano, prima di affidare i ragazzi totalmente. Non abbiate fretta. Considerate bene perché desiderate una tata inglese e se siete motivati a coinvolgervi in un progetto molto bello, ma faticoso, come l’educazione bilingue dei vostri figli.
Claudia, ti ringrazio moltissimo di tutte le informazioni che mi hai dato e i consigli davvero preziosi per creare un ambiente favorevole all’apprendimento.
Potete contattare Claudia Adamo sui due siti: www.edu-tate.com e www.corsiinglesemilano.it.