Tattoo, in Italia uno su tre rimuoverebbe il proprio disegno sulla pelle

Creato il 31 maggio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Boom dei pentiti del tattoo. “In Italia a decidere di rimuovere un disegno sulla pelle è più del 30% dei tatuati, soprattutto uomini che spesso prendono questa decisione per motivi lavorativi”.

(tattooconceptsdesigns.com)

Ad affermarlo è Ezio Maria Nicodemi, chirurgo plastico e segretario esecutivo della Mediterranean Academy for Life Extension Sciences, che mette in guardia sui prodotti ‘miracolosi’, che promettono di far sparire i tatuaggi e che si presentano sotto forma di cosmetici, ma che cosmetici non sono dal momento che si iniettano. “Oggi – spiega l’esperto – la metodica più utilizzata e sicura per rimuovere i tatuaggi resta il laser Q-switched, che emette impulsi di elevata energia. L’effetto è quello di fotodistruzione del pigmento senza danni per la pelle”.

Ma quanto tempo ci vuole per cancellare un tatuaggio di medie dimensioni? “Di solito sono necessarie dalle tre alle quattro sedute, con un intervallo di tempo tra la prima e la seconda di almeno venti giorni, così da consentire il completo riassorbimento del pigmento”, spiega Nicodemi.

“La durata delle sedute, poi, varia a seconda della grandezza del disegno e dai colori, alcuni infatti sono più difficili da eliminare”. In alcuni casi è possibile sottoporre il paziente a un ‘doppio trattamento’ in una stessa giornata a distanza di trenta minuti l’uno dall’altro e far sparire il tatuaggio in sole due sedute. “Per quanto riguarda la tecnica laser non ci sono controindicazioni, nemmeno nel periodo estivo, l’importante è proteggere la parte interessata utilizzando creme con fattori di protezione solare”, raccomanda Nicodemi.

(adnkronos.it)

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