Io adoro i tatuaggi. Se sono in stile tradizionale ancora meglio. Sono drogata di Miami Ink, London Ink e ogni possibile programma su sky relativo ai tatuaggi.
Ecco perchè ho deciso di realizzare il mio secondo tatuaggio. Il primo l’ho fatto a 18 anni, tornata dal viaggio della memoria (un viaggio di cinque giorni con i ragazzi dei licei di torino per visitare i campi di concentramento in Polonia), e rappresenta una spirale con cinque puntini: insieme a me l’han fatto altre quattro ragazze, come simbolo di un periodo che non tornerà mai più ma che è stato comunque bellissimo. (Per chi non l’avesse capito sto parlando del liceo).
Ora invece ho deciso di realizzare una camelia con due shinai incrociati, anche se sul soggetto sono ancora in dubbio. Voglio sicuramente una camelia ma vorrei inserire anche un riferimento al Kendo, arte marziale che pratico da due anni e che ho intenzione di continuare a praticare il più possibile per il resto della mia vita (impegni permettendo). Vorrei realizzarlo in stile tradizionale giapponese, come i tatuaggi Irezumi.
Lo sapevate che? Il tatuaggio in Giappone nasce dal divieto di portare abiti elaborati per i ceti bassi…questi, per protesta, iniziarono a decorarsi tutto il corpo lasciando scoperte solo le estremità visibili (collo, mani, piedi, faccia e la striscia centrale del petto che può spuntare dal kimono). Il tatuaggio veniva anche usato per marchiare i criminali e per motivi scaramantici e legati alla magia.
Un esempio di Irezumi, lo stile tradizionale giapponese per i tatuaggi. Non si limita solo ai disegni ma anche alla tecnica, non si usano le macchinette ma gli aghi tradizionali.
Non ho postato disegni o immagini del mio futuro tatuaggio perchè prima voglio esserne ben sicura sotto tutti i punti di vista: disegno, stile, colori, posizione, ecc..
Prometto che ve lo farò vedere appena sarà pronto!
Con questo post volevo trasmettervi una delle mie passioni: i tatuaggi! Spero di esserci riuscita,
a presto,
Ele.