Vignetta di A.Ventura
La TAV, Treni ad Alta Velocità, è un controverso progetto di costruzione di una nuova linea ferroviaria per mezzi ad alta velocità incompatibile con le infrastrutture ferroviarie preesitenti, che, a causa dei costi elevatissimi e dell’ impatto ambientale che causerebbe/ha causato, ha trovato numerose opposizioni in tutta Italia.
In questi giorni i telegiornali mostrano, con la consueta uniformità disattenta, la ripresa delle attività del movimento NOTAV valsusino. Un’ altra estate di battaglie è alle porte e, come da parecchi anni, ci saranno dei valligiani che rinunceranno alle ferie per poter presidiare il territorio.
Non mi perdo a spiegare le ragioni del movimento, sarebbe un’ inutile ripetizione perché chiunque può trovare tutte le informazioni che vuole visitando uno dei numerosi siti NOTAV esistenti.
Vi propongo però questo documento “riassuntivo” (si fa per dire) che espone 150 ragioni per essere contrari alla TAV.
Quello che vorrei riuscire a fare per voi, che magari siete molto distanti e che, presumibilmente, non parteciperete mai ad una manifestazione NOTAV in Val di Susa, è tentare di spiegare un movimento che quest’ anno compie 20 lunghissimi anni, che resiste nonostante tutto e tutti e che è riuscito a coinvolgere migliaia di persone al di fuori della vallata.
Cosa è successo a questa valle negli ultimi 30 anni
I valligiani in questi ultimi 30 anni hanno accettato, senza grandi proteste, in ordine cronologico:
- Lo sventramento delle montagne per la costruzione/mantenimento/ingrandimento di impianti sciistici e villaggi turistici (lavori che continuano dagli anni 70 e che hanno subito una brusca impennata per le olimpiadi del 2006)
- La costruzione di un’autostrada (circa 20 anni di lavori)
- I lavori per il potenziamento della rete ferroviaria normale (oltre 10 anni)
- La costruzione di alcune centrali idroelettriche, l’ultima delle quali (Pont Ventoux-Susa) di impatto devastante (5 anni circa).
Per alcuni di questi lavori sono stati necessari espropri di case, terreni (spesso preziosi perché coltivati a vite o frutteti), piccoli esercizi commerciali etc., a fronte di questi espropri, alcuni avvenuti quasi 20 anni fa, non poche persone stanno ancora aspettando i rimborsi1!
Alcuni Comuni si sono trovati divisi in due oppure sovrastati da un viadotto autostradale.
Per alcuni di questi lavori sono stati scavati tunnel o grotte che hanno prodotto migliaia di tonnellate di smarino (rocce tritate) che sono state depositate, a mo’ di nuove colline franose, in diversi punti della vallata.
Cosa si vuole costruire per la TAV
Il nocciolo del problema è il progetto di costruire un tunnel a doppia canna di circa 60 km sotto la catena montuosa dell’Ambin (vincerebbe una serie di record).
Questo tunnel dovrebbe poi essere dotato di numerose gallerie di servizio che dovrebbero portare ad oltre 200 il numero totale di km di gallerie.
Tanto per dare un’ idea delle dimensioni di questa opera faraonica, questo “super buco” costerebbe più o meno 8 volte il ponte sullo stretto di Messina e produrrebbe una quantità di smarino gigantesca.
Premesso tutto ciò, i pazientissimi valligiani nel lontano 1991, data della prima bozza di progetto, hanno timorosamente alzato un ditino e fatto alcune semplicissime domande ai super-ingegneri e super-esperti della società appaltante.
Per riassumere il dibattito, trascrivo l’ intervista immaginaria ad un Super Esperto (SE) condotta da un Valligiano Comune (VC):
VC: Buongiorno sig. Super Esperto, come pensate di gestire le polveri di amianto?
SE: Dai nostri studi non esiste amianto sul tracciato della Grande Opera.
VC: Scusi? Ma se mio nonno ha lavorato in una cava di amianto posta proprio dove dovrebbe essere scavato il Super Buco!
SE: Ah… Allora gestiremo le polveri di amianto con la massima sicurezza attraverso le nuove modernissime tecnologie di cui disponiamo.
VC: Ovvero?
SE: ………………………………
VC: Beh passiamo ad altro, come pensate di gestire il materiale radioattivo?
SE: Quale materiale radioattivo?
VC: Ma non avete fatto dei profondi studi analizzando tutto il percorso etc. etc. ? Non siete a conoscenza dei filoni di minerali uraniferi? …ma lei è sicuro di essere un esperto? Se vuole le posso dare una copia del rapporto AGIP che nel 1978 chiedeva di proseguire con la ricerca per valutare l’apertura di alcune miniere di estrazione. Ma lei è a conoscenza del fatto che i venti che soffiano nella vallata sono molto forti e spesso riescono a trasportare sulla città di Torino anche il 40% delle polveri catturate in vallata? Questo significherebbe più di un milione di persone direttamente esposte al pericolo di polveri di amianto o radioattive!
SE: ……………………………….
VC: Passiamo oltre. Come si fa per le falde acquifere? Non vi aspetterete che lasciamo ridurre la nostra vallata come avete ridotto il Mugello vero?
SE: Cosa intende dire? Al Mugello la Grande Opera ha lasciato solo un segno di Progresso e Civiltà!
VC: Ah! Beh! Peccato che lei non legga i quotidiani, guardi un po’ qui! Dovremmo fidarci di voi? Mi dia un valido motivo per cui dovremmo farlo!
SE: Perché la Grande Opera è di interesse cruciale per la Nazione e per l’Europa, perché il Grande Interesse Comune non può essere fermato da un pugno di montanari zucconi!
VC: Non mi ha risposto.
SE: Perché il Progresso non si può fermare e la Grande Opera è il Progresso!
VC: Forse non mi ha sentito. Le ho chiesto di darmi un valido motivo per il quale dovremmo fidarci di voi.
SE: Perché la Grande Opera è essenziale per bla bla bla i collegamenti al resto d’Europa bla bla bla bla non potete voi bla bla bla anarcoinsurrezionalisti bla bla bla
VC: Adesso capisco; lei è SORDO! Beh, lasciamo stare, mi sa che A SARÀ DÜRA2!
1 http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/tav.html
2 slogan del movimento NOTAV che tradotto in italiano significa “Sarà dura!” (la battaglia per entrambi i fronti) .