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Tavola Rotonda per i 150 dell’Istituto Nautico “M. Torre”

Creato il 20 maggio 2012 da Agueci

Formazione, economia e simbiosi con il mare i punti di forza

Le celebrazioni per i 150 dalla fondazione dell’Istituto Tecnico Nautico “Marino Torre” di Trapani (1862-2012) hanno dato l’occasione, in una Tavola rotonda, per ricordare il ruolo avuto dall’Istituto nella formazione dei giovani trapanesi, con riferimento all’attività lavorativa a mare ed economica e al rapporto con la popolazione locale. In particolare il prof. Costanza ne ha tracciato la storia a proposito dell’istruzione nautica nell’800 e 900 e la realtà marinara. Soprattutto al rapporto della popolazione con il mare: «Il mare – ha detto - è la vita della città, come il porto è il suo polmone». L’ing. Salvatore Caruso ha tracciato un’analisi rigorosa dal dopo guerra a oggi, dopo un ventennio di soppressione dell’Istituto (1924/44). In pratica il naviglio trapanese era inesistente e il personale navigante decimato. La crescita della marineria era una necessità fisiologica. A questo ha pensato l’Istituto, grazie a un corpo insegnante e a molti studenti che ci hanno creduto: si è passati da 72 iscritti nell’anno 46/47 a 490, dieci anni dopo; fino al 77 sono stati diplomati 1341 professionisti. Ed è questa la vera storia e un punto di forza nella cultura trapanese che contraddistingue la tenacia e il coraggio della gente del mare «in ogni trapanese c’è, infatti, sempre una goccia di mare». Il prof. Quaglieni ha tracciato il valore della scuola dal periodo risorgimentale in poi. «La scuola - ha detto – è stata una sua specificità nel progetto della formazione degli italiani e l’Istituto Nautico è l’Italia che rinasce a nuova vita dalle molte radici». La dott.ssa Lisma ha descritto il lessico marinaresco, e trapanese, riguardo al mare. Mentre il prof. Musco ha parlato del mare come “personaggio vivente” e dell’Istituto come memoria di un popolo che, anche attraverso le attività marinare, ha esportato intelligenza e capacità, tanto da contribuire, la letteratura siciliana a quella mondiale, con il trenta per cento. Il Sen. D’Alì ha voluto riproporre il ruolo intrinseco del Nautico affermando che il mare è nelle nostre vene piuttosto che nel contatto con il nostro fisico esterno. Il Dirigente scolastico Miceli ha rievocato le stimate figure che l’hanno preceduto, in particolare Leonardo Genovese, la cui opera è stata finalizzata a tramandare la storia e il prestigio dell’Istituto. «Oggi – ha affermato Miceli – si presenta come una scuola di antica e prestigiosa tradizione educativa e formativa di tante generazioni di marinai (…) ma anche come un’istituzione scolastica al passo coi tempi e proiettata nel futuro (dal 2007 a oggi è triplicata la popolazione scolastica con 457 studenti e 21 classi), essendo attenta a tutte le innovazioni didattiche e nautiche che regolano la navigazione e la marina mercantile di oggi». Una pubblicazione è stata distribuita a memoria dell’evento.

SALVATORE AGUECI

(Pubblicato su “La Sicilia” del 20/05/2012 a pag. 39)


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