Ecco il discorso integrale tenuto da Maria Grazia Bonfante, portavoce di trenta associazioni ambientaliste, del volontariato sociale della città di cremona e del territorio provinciale. La richiesta è di spegnere l’inceneritore entro il 2014, non entro tre anni e di spendere quattro milioni di euro per adeguare la linea uno alle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale. La linea uno dell’inceneritore emette troppe sostanze nocive di tipo classico. Di nanoparticelle ancora non si parla. D’altra parte lo stesso assessore all’ambiente Bordi, giunta di centrodestra, ha affermato di essere ascoltato più che nella prima parte del mandato. Il pd non ha i numeri per ribaltare certe cattive scelte. Il danno però colpisce tutti.
Buonasera,
sono presente in qualità di portavoce delegato di 30 associazioni ambientaliste e del volontariato sociale cittadine e del territorio provinciale; ringrazio per il documento “Bozza linee guida” che abbiamo ricevuto e letto con attenzione. A fronte dell’esame di tale documento confermiamo in pieno la posizione da noi espressa in occasione dell’ultimo incontro: se infatti da una parte valutiamo positivamente un primo passo che si sostanzia nella volontà di deliberare in Consiglio Comunale entro il 31.01.2014 di conferire ad AEM S.p.A. la committenza [...] per un piano di dismissione del termovalorizzatore, dall’altra non ritroviamo, purtroppo e per la seconda volta, risposte ad alcuna delle istanze da noi avanzate a nome delle scriventi associazioni. Istanze presentate in modo chiaro ed inequivocabile nel documento fondativo del Tavolo fatto pervenire agli amministratori del Comune di Cremona, ai Consiglieri Provinciali e Regionali Lombardia, e in sintesi ribadite a questo stesso tavolo in occasione dell’ultima riunione.
Le nostre istanze, ricordiamo, partono da un punto fermo: lo spegnimento dell’inceneritore da effettuare ragionevolmente entro il 2014, attraverso:
- l’accelerazione dell’attuazione della raccolta PaP a Cremona (e nei comuni ad oggi sprovvisti di tale servizio) e l’introduzione della tariffazione puntuale su tutto il territorio provinciale: esse per la verità sono presenti nella bozza citata ma non quantificate né in kg/procapite di indifferenziato (a titolo esemplificativo ricordiamo che il termine di paragone, vedasi anche il PPGR che si sta discutendo a Monza e Brianza, è di 50kg/ab di RUR) né in % di recupero della RD da raggiungere;
- la costituzione di una società completamente pubblica per la gestione del servizio (in ossequio agli esiti dell’abrogazione art.23bis derivante da referendum di giugno 2011) ufficialmente e definitivamente svincolata da LGH approfittando dell’ormai prossima scadenza del relativo contratto di affidamento, separando la fase della raccolta da quella del riciclo;
- l’attivazione della manifestazione di interesse per un centro di riciclaggio, attività anch’essa da gestire tramite un soggetto indipendente dalle attuali società di gestione.
Si chiede pertanto da inserire fra le osservazioni al PPGR, oltre ai punti sopra ricordati:
- un termine vincolante per lo spegnimento dell’inceneritore entro l’anno 2014, procedendo comunque al più presto con lo spegnimento della “linea 1” ed evitando in tal modo lo sperpero dei 4 milioni di investimento necessari per la messa a norma di tale linea sul versante emissioni;
- l’imputazione conseguente in bilancio 2014 di LGH dei costi di decomissioning dell’inceneritore e della relativa bonifica.
Identificare sin d’ora una data certa per lo spegnimento dell’inceneritore non significa certo sottovalutare la complessità tecnico-organizzativa necessaria per rendere realizzabile il processo (complessità peraltro sicuramente alla portata dell’amministrazione pubblica e dell’azienda), ma, ciò che più conta, rafforza e concretizza una scelta politica convinta che si tramuta in atti amministrativi coerenti, innescando da subito un processo di pensiero e di azione completamente proiettato all’alternativa. Questa alternativa parla ai cittadini di una amministrazione che sa scegliere con parsimonia e lungimiranza come e dove impiegare le risorse disponibili, generando volano economico che finalmente non significa sperpero di denaro in inutili ristrutturazioni di strutture inquinanti e senza futuro e soprattutto significa salvaguardia di ambiente e salute pubblica. Per questo insistiamo a richiedere l’impegno per una data certa e ravvicinata.
a nome delle associazioni: Mariagrazia Bonfante
45.287284 9.857631