Partecipazione G.
Eh????
Beh il piatto tutto colorato che abbiamo fatto al ritorno da alcatraz
Ah si quello artistico…
Esatto…eh si perchè dovete sapere che quest’anno (alla fine di giugno) io e la piccola G. siamo andati a fare una vacanza per famiglie ad Alcatraz…non la prigione, ma la “Libera università di Alcatraz” in Umbria
Ed abbiamo aspettato 3 mesi per parlarne….
Beh si…ma durante l’estate abbiamo scritto poco…e comunque meglio tardi che mai…
Tornando alla nostra vacanza, dobbiamo dire che è stata bellissima. Una vacanza per famiglie di tutti i tipi, armoniose, scoppiate, o magari attaccate con lo scotch…poco importa perchè il percorso nella natura e nell’arte che i genitori ed i figli fanno ad Alcatraz lascia il segno…o almeno lo ha lasciato a noi.
Perchè Alcatraz è un posto magico, dove la natura ti circonda e la pace ed il silenzio che (ri)trovi varrebbero il viagggio.
ma anche un posto dove imparare a dare libera espressione all’arte che c’è in noi
Un posto magico, dove prendere l’ombrello di papà per farci mille buchi, e così diventa arte moderna e soprattutto una storia da ricordare e da raccontare a mamma e nonni
Ed un posto dove si incontrano belle persone, dove si parla con le persone, e dove magari capita di sedersi al tavolo con Jacopo Fo che mentre aspetta l’ora del pranzo spiega come disegna gli animilli ai bambini…con dimostrazione sulla tovaglia di carta….
Ma credo che il miglior riassunto di quello che ci ha lasciato alcatraz sia il racconto del nostro viaggio di ritorno: dopo aver cantato e giocato con le parole G. si è addormentata, ed io da solo ho giocato a riconoscere gli animali e le forme nelle nuvole che vedevo in cielo….non lo facevo da almeno 30 anni….forse di più.
Ci sarebbe tanto altro da dire su alcatraz, sulla sua ottima cucina bio, sulle attività proposte ecc ecc….ma fatevi un giro su www.alcatraz.it che è di certo spiegato meglio
Ed il piatto che segue è il primo che abbiamo cucinato insieme io e G. al ritorno da quella vacanza. La cucina è il nostro modo di stare insieme e di esserre creativi da sempre, come ben sanno i nostri lettori abituali, e qui abbiamo voluto mettere un po’ di “arte” nella presentazione (che è tutta della piccola G.) e nell’abbinamento dei sapori, per fare qualcosa che potresse stupire in tavola…come siamo rimasti stupiti noi da questo posto…insomma un omaggio ad Alcatraz.
Papi….sai che adesso che lo vedo mi viene in mente che si poteva disegnare una faccina sorridente….
Appunto un omaggio ad Alcatraz…
E come ulteriore omaggio ad Alcatraz e la sua cucina, all fine trovate la variante veg.
Gli strumenti:
- Una pentola con coperchio e cestello per cottura a vapore
- Una pentola per bollire patate e una per i piselli
- frullatore ad immersione
- Una padella antiaderente
- Coltello e tagliere
Gli ingredienti:
- Patatate 4
- Rosmarino
- olio e acqua (brodo vegetale)
- Capesante
- Tonno fresco (taglio sashimi)
- pistacchi spellati (oppure spellateli voi scottandoli in acqua calda)
- capperi disslati
- 1 tazza di piselli + olio + poca acqua
- sale grosso (meglio ancora a scaglie)
Fate bollire le patate fino a che non sono cotte. Quindi togliete la pelle e mettetele nel cestello per la cottura a vapore. Incendiate il rosmarino, mettetelo nella pentola, sopra il cestello e chiudete subito con un coperchio in modo che si spenga e lasci solo andare il fumo. Lasciate le patate nella pentola coperta ad affumicare per circa 15 minuti. Assaggiatene un pezzettino e ripetete l’operazione con altro rosmarino per qualche altro minuto se vi sembrano poco affumicate.
Quando siete soddisfatti frullatele con un mestolo di acqua (meglio brodo vegetale) sale q.b e 2 cucchiai d’olio in modo da ottenre una crema liscia. Più lenta di un purè, ma più consistente di una vellutata.
Fate bollire i piselli, raffreddateli subito in acqua ghiacciata, in modo cre restino di un colore brillante. Frullateli con olio e poca acqua ottenendo una crema, deve essere leggermente più liquida della precedente.
Prendete il tonno fresco e fatelo a dadini. Se trovate il filetto tagliato per il sashimi otterete una consistenza perfetta dopo averlo fatto scottare, proprio grazie al modo in cui è stato tagliato. Si trova nei grandi supermercati. “Impanate” quindi i dadini con i pistacchi ridotti a granella (la trovate anche già fatta
Scottate il muscolo delle capesante (la parte bianca) da ambo i lati per 1 minuto, ed il corallo (quella rossa) per pochissimi secondi.
Componete il piatto lasciandovi guidare dalla vostra vena artistica, usando le patate come base e gli altri ingredienti come colore. A me il risultato di G. piace molto…certo l’idea della faccina che ha avuto oggi sarebbe da provare.
Da bere? Beh direi proprio un grechetto umbro, tanto per completare l’omaggio
Per essere un perfetto omaggio ad Alcatraz sarebbe stata meglio una ricetta vegetariana…ma la creatività culinaria del papà era orientata al pesce (i doni del mare). A pura sensazione, nel senso che non l’ho testata, si potrebbe modificare così: una pallina di polenta bianca fritta al posto della capasanta (per i più temerari sarebbe perfetto uno spicchio di aglio confit), e dei dadini di formaggio tipo cacio cavallo al posto del tonno….se poi la volete vegana e quindi niente formaggio…potete metterci del cavolo romanesco, in questo caso abbondate con i capperi. Se qualcuno la vuole provare in versione veg, mi faccia poi sapere com’è