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TCE presenta la Premier League 2015/2016: prima parte

Creato il 06 agosto 2015 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
TCE presenta la Premier League 2015/2016: prima parte

A poche ore dal fischio di inizio della stagione, TuttoCalcioEstero.it - attraverso i contributi di Davide Cappelli e di Emilio Scibona - vi presenta squadra per squadra, l'edizione 2015/2016 della Premier League.

ARSENAL

La vittoria del Community Shield contro il Chelsea non è un caso. Quest'anno l'Arsenal fa sul serio e punta diritto ad un titolo che manca da veramente troppo tempo (2004). Non è il solito tormentone pre-campionato che viene trasmesso sulla radio di Arsene Wenger. Questa volta i Gunners sembrano aver trovato la maturità e la compattezza giusta per durare un'intera stagione, e non solo per qualche sprazzo. A differenza delle scorse annate, il manager alsaziano ha saggiamente optato per un mercato volto a salvaguardare i propri talenti. L'unico arrivo di spessore è quello di Petr Cech, che ha tanta voglia di dimostrare ancora il proprio talento e sarà indispensabile per compensare una lacuna tra i pali che dura da parecchie stagioni all'Emirates. Prima della chiusura del mercato arriverà quasi sicuramente un grande nome (se Wenger decidesse di puntare su di un difensore centrale di livello assoluto e non su di un trequartista farebbe bingo), ma già così l'Arsenal quest'anno potrebeb davvero decidere di fare sul serio.

ASTON VILLA

Non sarà per niente facile sopperire al vuoto lasciato dalle partenze di Christian Benteke (Liverpool) e di "capitan attaccamento" Fabian Delph (che una settimana prima di firmare con il Manchester City aveva dichiarato amore eterno ai Villans). Jordan Ayew, Scott Sinclair, Idriss Gueye e Jordan Veretout sono delle buone pedine, ma Tim Sherwood è chiamato ad un'impresa se vuole vincere la partita a scacchi della permanenza in Premier. Il gruppo che il tecnico ex Tottenham è riuscito a costruire la scorsa stagione è una buona base sulla quale ripartire, ma è fondamentale riuscire ad investire almeno una parte del cospicuo tesoretto ricavato dalla cessione dei due cui sopra (oltre 40 milioni di sterline) per portare a Villa Park almeno un attaccante di spessore.

BOURNEMOUTH

In molti la indicano come la papabile sorpresa della prossima stagione. Dopo la sorprendente vittoria della Championship, la squadra della costa sud britannica (alla prima assoluta in Premier League) non vuole smettere di sognare. Con una squadra giovane ed un manager emergente (il classe '77 Eddie Howe) i cherries non vogliono recitare un guest role nel campionato più affascinante del mondo, ma possono riuscire a centrare l'obiettivo salvezza. L'acquisto più pesante è quello del 22enne Tyrone Mings dall'Ipswich, che è stato pagato quasi 8 milioni di sterline, ma che promette di essere un vero e proprio crack. Sylvain Distin (ex Everton) è un ottimo innesto per dare la giusta dose di esperienza al reparto difensivo, mentre il ghanese Atsu, in prestito dal Chelsea, è pronto ad esplodere. L'entusiasmo e la voglia di volare sono alle stelle, ma la missione salvezza è tuttaltro che tra le più facili. Il divario tra Championship e Premier è alto, e la scorsa stagione ne è un esempio: delle tre neopromosse, due sono subito scese (QPR e Burnley), mentre una si è salvata grazie ad un miracoloso finale di stagione (Leicester City). Sarà dura, ma il Bournemouth è pronto a stupire tutti.

CHELSEA

Squadra da battere? Sì, ma non senza qualche dubbio. La corazzata di Mourinho è la stessa che ha conquistato la Premier la scorsa stagione. Completa in tutti i reparti, talentuosa e perfetta difensivamente, ma, mentre le altre big si sono rafforzate (vedi le due mancuniane), i blues hanno aggiunto un solo ingrediente importante alla loro ricetta: Radamel Falcao. Certo, sulla carta il colombiano rappresenta un sostituto da sogno per Diego Costa, ma la scorsa stagione l'ex bomber del Monaco ha dimostrato di avere diversi problemi con la lingua del calcio inglese. In più, quest'anno lo special one vorrà concentrarsi maggiormente sulla Champions League ed è possibile che il rendimento in campionato possa risentirne. Da qui a non considerarla la candidata numero uno per il prossimo anno però, "ne passa di acqua sotto i ponti", come si usa dire in gergo.

CRYSTAL PALACE

Dopo le cavalcate delle ultime due stagioni, che hanno regalato ai tifosi delle Eagles due salvezze in assoluta tranquillità (stile poltrona, sigaro e tazza di tè), gli uomini di Alan Pardew vogliono togliersi di dosso l'etichetta di "sorpresa" e diventare a tutti gli effetti una certezza della Premier. Intenzione che la società ha supportato attraverso una splendida campagna acquisti. Un nome su tutti: Yohan Cabaye, riportato in Inghilterra a forza di quattrini dopo l'esperienza al PSG. Il regista francese non è però l'unico innesto di livello. Il club di Londra ha voluto rafforzare anche l'attacco, prelevando dal Sunderland l'emergente Connor Wickham. Se la magia di Pardew continuerà a funzionare, non sarà quindi una sorpresa vedere il Palace dare del filo da torcere a tutti.

EVERTON

Un solo obiettivo: cancellare la scorsa stagione. La strepitosa prima annata di Roberto Martinez sulla panchina di Goodison Park e gli arrivi di 12 mesi fa (vedi il colpo record Lukaku) avevano creato grandi aspettative sulla stagione dei toffees. Aspettative che non si sono poi tramutate in realtà, caratterizzando un campionato insipido, chiuso lontano dall'ambita zona Europa. Quest'anno la banda di Martinez vuole voltare pagina e tornare a brillare. Per farlo, il club di Liverpool ha scelto di non investire sul mercato (eccezion fatta per il ritorno a titolo definitivo del canterano Deulofeu, che a Siviglia non era riuscito a brillare, e dell'ottimo colpo a parametro zero Tom Cleverley), ma di dare fiducia ai propri talenti. Lukaku deve riscattarsi dopo un misero bottino di 10 gol in Premier, mentre Barkley è chiamato alla definitiva consacrazione. L'unico problema riguarda la difesa. Dopo sei stagioni nella sponda blu di Liverpool, ha salutato il veterano Distin e anche la stella John Stones potrebbe dire addio direzione Chelsea, anche se lo farà solo accompagnato da una ricchissima valigetta, che potrebbe essere reinvestita dal manager spagnolo. Resettare il sistema e recuperare il file del primo anno: Roberto Martinez è pronto a riportare in alto i toffee s.

LEICESTER CITY

Archiviata la "great escape" - che passerà alla storia come una delle salvezze più incredibili della storia della Premier - nelle Midlands orientali è tempo di iniziare a costruire un futuro solido nel massimo campionato inglese. L'ambizioso progetto della presidenza tailandese, che mira a portare i foxes tra l'elite del calcio d'oltremanica, ha dovuto però subire una mini-rivoluzione durante l'arco dell'estate. Alcuni contrasti con la dirigenza e lo scandalo sex-tape (che coinvolto suo figlio) hanno portato all'esonero dell'artefice della promozione e della rocambolesca permanenza in Premier, Nigel Pearson. Al suo posto è stato scelto Claudio Ranieri, decisione che ha fatto storcere il naso a molti tifosi. L'ex allenatore della Grecia (disastrosa la sua esperienza con la nazionale ellenica) dovrà fare a meno del miglior giocatore della scorsa stagione, Esteban Cambiasso, che non ha rinnovato il proprio contratto, ma potrà avere a disposizione la stessa rosa dell'anno scorso (nella quale brillarono Ulloa e Vardy) con l'aggiunta di alcune pedine. Fuchs è arrivato dallo Schalke a parametro zero, mentre quasi 10 milioni di sterline sono state spesi per portare al KingPower Stadium l'attaccante giapponese ex Mainz Okazaki, ma nelle prossime settimane potrebbero arrivare altri colpi (si parla del cileno Aranguìz). Sarà però il rendimento di Claudio Ranieri a far pendere la bilancia dalla parte della Premier o della Championship per i foxes.

LIVERPOOL

L' ennesima rifondazione targata Brendan Rodgers. Via Sterling e alcuni acquisti della scorsa estate ( Lambert e Balotelli, quest'ultimo fuori rosa in attesa di una nuova sistemazione) e dentro un nuovo pacchetto offensivo, forse pagato più del dovuto. Christian Benteke è l'attaccante ideale per finalizzare la cospicua dose di occasioni che il calcio rodgersiano dovrebbe produrre, ma l'acquisto di Roberto Firmino per circa 30 milioni di sterline somiglia di più ad una scommessa strapagata. Tanti anche i 13 milioni per Nathan Clyne, anche se il right-back ex Southampton è un innesto di qualità e non farà certo rimpiangere Glen Johnson. La rosa è ottima e dovrà riscattare una stagione, quella passata, che ha reso molto al di sotto delle aspettative. Il vero nodo semmai riguarda l'assenza dopo 18 anni di captain fantastic Steven Gerrard, non solo la vera anima dei reds, ma anche l'elemento sul quale si costruiva il gioco della squadra. La strategia del club è stata quella di non cercare nessun rimpiazzo, bensì di dare fiducia a Jordan Henderson, affiancandolo ad un giocatore perfetto per il calcio inglese come James Milner, ma è possibile che almeno un rinforzo in mediana arrivi prima della chiusura del mercato. Ad oggi i Reds rappresentano il più grande punto di domanda tra le big in lotta per il titolo. Sarà la volta - (la prima) - buona?

MANCHESTER CITY

Quasi 90 milioni di spese estive per i citizens. I meno informati si staranno sicuramente chiedendo quale ampio set di top players siano stati acquistati dallo sceicco Mansur per raggiungere una tale cifra. In realtà l'unico top player, o aspirante tale, arrivato all'Etihad è Raheem Sterling, che, con il trasferimento dal Liverpool, è diventato il calciatore inglese più pagato di tutti i tempi. Gli altri due colpi sono un centrocampista maturo, Fabian Delph, ed un ragazzo di buone prospettive, Patrick Roberts, con all'attivo solo 19 presenze in Championship. Troppo poco per giustificare una spesa così esosa, ma in casa City, si sa, i soldi non sono mai stati un problema. Sul fronte partenze si registra l'addio del flop Negredo (direzione Valencia), di Nastasic (a titolo definitivo allo Schalke dopo la finestra in prestito la scorsa stagione) e soprattutto quella pesante del jolly James Milner. L'obiettivo, come ogni anno, è il primo posto e, come ogni anno, il club di Pellegrini può concretamente lottare fino in fondo per conquistarlo, anche se Chelsea e United sembrano essere un passo avanti.

MANCHESTER UNITED

Now or never. Il primo anno del regno Van Gaal non ha portato i frutti sperati, ma ora, dopo un mercato scoppiettante è finito il tempo dell'attesa e in casa Manchester United l'imperativo è quello di tornare ad essere IL Mancheser United. Schneiderlin, Darmian, Depay, Schweinsteiger: tutti colpi di livello assoluto per regalare al manager olandese (che ora non ha più scuse) una corazzata schiacciasassi. E' vero che ancora una volta si è pensato più a rafforzare la rosa dalla mediana in su che ad irrobustire un pacchetto difensivo non di livello assoluto, ed è altrettanto vero che svendere Van Persie (nemmeno 4 milioni di sterline al Fenerbache) non è stata una grandissima mossa. Però con un centrocampo ed un attacco così non si puo' non cercare di puntare al massimo e comunque il ritorno del chicharito Hernandez puo' compensare la partenza di RVP. Per Van Gaal ed il suo progetto è l'ora della verità. Ad Old Trafford sperano che, a distanza di 3 anni dall'addio di Ferguson, sia finalmente giunto il momento di ricominciare a scrivere pagine piene di successi.

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