Tchad / A Jacqueline Moudeina un giusto riconoscimento da Stoccolma

Creato il 01 ottobre 2011 da Marianna06

Le donne ,quando ci si mettono, oltre che fare il ragù o la polenta di sorgo e sfregare i pavimenti, oltre che "sfornare" bambini a "grappolo", sanno realizzare anche  altro. Molto altro.

 E lo fanno quasi sempre, non c'è  dubbio,  in maniera egregia.

E' il caso di Jacqueline Moudeina,un' avvocatessa ciadiana che, per aver combattutto da sempre una sua battaglia personale ma di portata fortemente "civile" contro lo strapotere e i crimini commessi dall'ex-presidente ciadiano Habré,oggi in esilio nel Senegal di Wade, è stata insignita del Nobel "alternativo" dai "saggi di Stoccolma.

Per precisione Jacqueline, 54 anni molto ben portati, ha ricevuto quello che si definisce il "Livelihood Award 2011".

 Un premio, per la verità, molto ambito.

Il premio è in effetti il riconoscimento di una estenuante lotta, combattuta dalla Moudeina, anche a rischio della propria stessa personale incolumità, per smascherare le efferatezze compiute da Hisse'ne Habré, dittatore senza scrupoli, ben protetto dalla Francia dell'epoca.

Macabro losco figuro,più che crudele nei confronti della popolazione civile ciadiana, quella che, ovviamente, era non conforme ad esaudire i suoi desiderata.

 E la Francia, che poi è la stessa Francia dell'altro ieri...,  di ieri, quella insomma della politica della  Françafrique, lasciava fare.

Per dare un'idea di chi fosse il dittatore ciadiano Habré, definito il Pinochet dell'Africa, ecco delle semplici cifre ma molto esplicative.

Il regime di Habré è durato in Tchad dal 1962 al 1990.

In questo abbastanza lungo arco temporale di governo gli si imputano circa 40mila omicidi di avversari, per motivi politici,  e oltre 200mila persone, che sono state torturate nelle sue carceri, per mano dei suoi sgherri, e che hanno riportato invalidità permanenti.

Oggi, Habré, che in Tchad è  già stato condannato a morte, sfugge alla sua condanna grazie alla complicità e all'appoggio dell'attuale presidente del Senegal.

Probabilmente, però, lo potrà ancora per poco.

Questo riconoscimento ufficiale di Stoccolma a Jacqueline Moudeina ha riaperto ,presso l'opinione pubblica internazionale, come si dice,  il caso.

E qualcosa certamente si verificherà.

E' giustizia sarà fatta.

  

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

  


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