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C'è un frutto coltivato ai piedi delle colline verdi e umide di Guilin, nel Guangxi Zhuang, regione autonoma nel sud della Cina, che è ben trecento volte più dolce dello zucchero e ha un bassissimo contenuto calorico. Il suo nome è Luohanguo [罗汉果 luóhànguǒ] o frutto degli Arhat, si conserva essiccato ed è conosciuto in tutta la Cina per il suo impiego nella medicina tradizionale come regolatore della temperatura corporea, anti-infiammatorio e toccasana per la tosse. Il suo nome ha origine durante la dinastia Tang (610-907), quando Guilin era uno dei maggiori luoghi di ritiro buddisti e un gruppo di monaci che facevano uso di questo frutto raggiunsero l'illuminazione. Il frutto venne così chiamato frutto degli Arhat, ovvero degli illuminati.
Qualche tempo fa ho scoperto la ricetta per preparare un tè a base di Luohanguo perfetto per l'autunno e i primi acciacchi di stagione, arricchito da altri frutti cari alla medicina cinese come la giuggiola, i boccioli di rosa essiccati e la bacca di goji che è il più potente antiossidante in natura.
***Ingredienti (tutti essiccati):
1 luohanguo6 giuggiole6 boccioli di rosa10-15 bacche di Goji1 litro d'acqua
Portate ad ebollizione un litro d'acqua. Aggiungete le giuggiole, i boccioli di rosa, le bacche di Goji e la polpa di luohanguo estratta dopo averne rotto il guscio. Lasciate bollire per cinque minuti, filtrate e il tè è pronto per essere servito.
Ho accompagnato il tè di luohanguo con bacche di biancospino glassate.
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