Quando si è incinta, ma anche solo quando si inizia a parlare di gravidanza, una donna ha già mille idee in testa di quello che farà o non farà una volta che il pupo sarà venuto al mondo.
Mille idee gravitano nella testa di una futura mamma, e sono tutte giuste, signora mia! Idee ottime, degne di tata Lucia o della Signorina Rottenmeier, ma come si suol dire "Vale più la pratica della grammatica" e tutto (o quasi) quello in cui si credeva viene ribaltato dall'arrivo di un altro essere umano indipendente e spesso indisponente.
Alcuni esempi?
Avevo detto. Io non canterò mai assurde canzoncine a mia figlia, mai! Le farò ascoltare musica di un certo livello, a morte lo Zecchino d'Oro! Che poi, io cantare: MAI!
Ed infatti. In pratica vivo cantando Cocco e Drilli a mia figlia, unica canzone che quando è stanca o annoiata riesce a sedarla. L'hanno imparata tutti, nonni compresi. E' un mantra. Ma posso cantare di tutto, eh, da "Il ballo del Qua Qua" a "Sarà perché ti amo". Musica di qualità, sì.
Avevo detto. Non diventerò mai una di quelle mamme che parlano solo dei propri figli, che infestano gli amici di conversazioni su cacca, pappa e nanna e che ammorbano tutti con le foto dei pargoli. Io manterrò sempre la mia identità!
Ed infatti. Avete per caso notato una svolta in questo blog? Nonono. Mica si parla di cacca, qui.
Avevo detto. I miei interessi non cambieranno, resterò sempre me stessa. Non penso proprio che un figlio possa sconvolgermi.
Ed infatti. Sono diventata maniaca di abiti per bambini e preda degli ormoni.
Avevo detto. il congedo per maternità sarà una occasione per me stessa: potrò leggere di più, sistemare tante cose in casa che non sono come vorrei, iniziare a scrivere il mio libro.
Ed infatti. Quest'anno sono ancora solo a quota 15 libri, la mia casa sembra vittima di uno tsunami e il mio libro è a pagina 3.
E voi, cosa avevate detto?
