Magazine Diario personale

Te lo do io il successore

Da Astonvilla
Te lo do io il successoreIn un partito assolutista come è il Panico delle Libertà, parlare di successori e di successione, come tentano di fare adesso gli eunuchi inquieti raccolti al capezzale dell’Imperatore, non ha senso. Fino a quando c’è in sella il Duce, il Piccolo Padre, il Fuehrer, il Caudillo, il Conducator, il Lidèr Maximo, il successore è quello che Lui designa, è il suo favorito. Quando non c’è più, tutti i giochi di potere dentro la corte cambiano e nuovi pretendenti emergono, spazzando via gli eredi designati. Non era certamente Gorbacev l’uomo che il vecchio Brezhnev aveva scelto per ereditare il “fracico” Pcus in Russia, eppure fu lui a vincere la battaglia di corte per la successione vera. E a perdere il partito. Non sarà certamente Alfano, che ha il carisma di un’anguilla marinata, scelto con il solito decreto imperiale per l’immaginario incarico di “segretario politico” di un partito dove la politica la fa un altro, a succedere a Berlusconi, ammesso che il Panico delle Libertà abbia un futuro. Potete scommetterci
VITTORIO ZUCCONI

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