NEL REGNO DEI NATIVI DIGITALI :"Addio al vecchio sapere lineare fondato sulla parola scritta e sulla trasmissione di conoscenza maestro-alunno: imparare oggi ha la forma di un suk arabo nell'ora di punta. Tra social network, video-racconti su YouTube, la musica di MySpace, il linguaggio sincopato delle chat e le bufale online, gli studenti di nuova generazione hanno bisogno di una bussola per orientarsi. Ma la scuola non c'è. O meglio, non ce la fa: a studenti 2.0 corrispondono spesso istituti scolastici da secolo scorso. "E' l'inizio dell'articolo di Serena Danna, comparso sul Sole 24 domenica 2 gennaio che ben fotografa la situazione dei nuovi "utenti" della scuola italiana, che li accoglie in ambienti chiusi alle nuove istanze e poco disponibili al cambiamento.
La giornalista, supportata da fonti autorevoli, conduce un'analisi sui diversi aspetti connessi alla questione:
- nativi digitali portatori di una nuova "cultura partecipativa"
- cambiamento di ruolo del docente, non più trasmettitore di informazioni, ma "facilitatore di apprendimenti"
- apprendimento attraverso risoluzione attiva di problemi
- Internet come fonte "l'ha detto Internet", che pone grandi sfide per gli educatori del XXI secolo
- una panoramica sui progetti innovativi in America, in Europa, e...con gran fatica anche in Italia...
Anche nella mia classe c'è un bambino che ogni tanto mi dice "Maestra, l'anno prossimo ci prendiamo un ipad per ciascuno?"
Magari....
intanto al ritorno dalle vacanze mi sa che troveremo qualcosa appeso al muro....ma questo ve lo racconterò lunedì...




