Ormai è chiaro che le edicole “pure”, quelle che vendono esclusivamente pubblicazioni editoriali, sono sempre più destinate all’estinzione, nell’indifferenza generale, a favore di negozi “misti”, che trattano altre categorie merceologiche, come avviene già da anni nel Nord Europa.
Non aver mai gestito adeguatamente una rete di distribuzione che negli anni prima della crisi contava su 36mila punti vendita distribuiti spesso in posizioni strategiche del territorio non lascia ben sperare sul buon esito di altre forme di distribuzione attuali e futuribili.
Per farsi un’idea di quello che avviene quotidianamente in un’edicola vi esorto a chiedere al vostro giornalaio di fiducia, se ancora ne avete uno naturalmente, di mostrarvi la bolla che riceve quotidianamente dal distributore locale e di farvi spiegare da lui in breve il funzionamento. In alternativa, a meno di tre euro, leggetevi il mio e-book sul tema.
Emblematico in tal senso il lancio dal 14 agosto scorso di “Il Presepe – La storia del Natale”, raccolta composta di 85 [ottantacinque!] uscite della quale certamente alcuni di voi avranno visto lo spot in televisione on air in questi giorni.
Sicuramente molti ricordano le scene di Natale in casa Cupiello con Eduardo De Filippo che ripetutamente chiede al figlio svogliato “te piace ‘o presepe?” per poi, dopo reiterati tentativi ed altrettanti dinieghi, concludere ” e cammina…”. Ecco!