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Tè pregiati dal Giappone: gyokuro

Da Traveltotaste
raku

Ph. http://trilukne.si

Stava seduta sotto al portico, sulla sedia a dondolo, a osservare la neve che scendeva copiosa. Nella sua mente si divertiva a immaginare qualcosa di diverso dalla realtà, in quei grandi fiocchi bianchi che fluttuavano leggeri nell’aria. Sulle gambe aveva una coperta arancione di pura lana e intorno al collo una sciarpa di seta verde con piccoli disegni d’oro, che le accarezzava il viso. Tra le mani, invece, stringeva una tazza di ceramica raku, che le ricordava un tempo ormai passato. Con le dita accarezzava le crepe formate dal tempo e le parti più lisce al tatto, create dal particolare tipo di cottura. Ogni tanto chiudeva gli occhi per sentire il profumo del tè: verde e delicato come le piaceva fin da piccola. Questo, però, era speciale e molto pregiato. Lo aveva comprato in una piccola bottega in città, scegliendolo tra i molti altri solo per l’aroma che si era sprigionato quando la commerciante aveva aperto il barattolo in cui era conservato. Se ne era innamorata subito e non si era preoccupata del prezzo. Il tè ha una propria storia che riesce a raccontare solo alle giuste persone e nel momento perfetto. Proprio come quel giorno, mentre la neve non smetteva di scendere.

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Il tè gyokuro, anche conosciuto come “rugiada preziosa”, viene raccolto in primavera dopo che le foglie hanno riposato il giusto periodo – circa tre settimane – sotto grandi teli. In questo modo si arricchiscono di clorofilla, restando verdi come aghi di pino. Ha un gusto delicato, un basso contenuto di tannini ed è ricco di vitamine. È un tè da bere nelle grandi occasioni, un po’ come lo champagne. I giapponesi, infatti, ne bevono le qualità migliori solo un paio di volte l’anno. In tazza è di un leggero colore giallo, limpido e luminoso come un’alba estiva. Da queste foglie viene prodotto il famoso matcha

Per gustare al meglio e non rovinare il tè gyokuro è necessario prepararlo correttamente: acqua a 50°C, 2 cucchiaini per tazza, 90 secondi di infusione. E una nevicata, per sognare il monte Fuji.


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