Tea time

Creato il 08 aprile 2011 da Patriziafinuccigallo
di Maria Luisa Pozzi
Goliarda Sapienza, Destino coatto, Einaudi, 2011.

Metteteci, dentro l’uovo di Pasqua, questo libretto, piccolo ma decisamente disturbante.
Sono racconti, brevi o brevissimi, pubblicati postumi, di Goliarda Sapienza (1924-1996).
Vi regalo il primo, che è l’ultimo della raccolta. Perché ne abbiate un’anteprima.
“Ieri sono riuscita a salire su quella sedia e lì ho riposato. Oggi tento di salire su questo tavolo. E lì riposerò fino a domani?”
L’autrice coglie i pensieri, le paure i deliri della gente comune, voci disturbate, voci nevrotiche, voci psicotiche.
Possiamo chiamarli racconti?
Ve ne  propongo una altro.
“L’ho vista. E’ tornata. Al tramonto. Spiava dietro il lampione. E quando il lampione s’è acceso ho visto i suoi capelli bianchi , ricci. Lo sapevo. Tornerà sempre, là sotto il lampione.”
La bellissima introduzione al testo,  a cura di Angelo Pellegrino, cerca di ricostruire il percorso umano e letterario della scrittrice. Interessante.
Ma io voglio leggerli, questi racconti o qualsiasi altra cosa siano, per trovarci i miei incubi, le mie paure, i miei momenti allucinatori. Insomma quell’ombra che mi segue e non riesco mai a raggiungere malgrado mi volti a cercarla.

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