Team Ohio ancora campione, suo il JIT Lissone 2014

Creato il 21 aprile 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

Come un anno fa è la bandiera a stille e strisce degli Stati Uniti a sventolare al PalaFarè di via Caravaggio a Lissone, scenario principale del Torneo Internazione JIT “Trofeo Galvi”, un appuntamento imperdibile giunto alla 22esima edizione con alcuni dei migliori talenti Under 19 del panorama italiano e internazionale. Sì perchè Team Ohio, selezione che spesso si è vista da queste parti per il fine settimana di Pasqua, ha bissato il successo di 12 mesi fa battendo in finale la Junior Casale al termine di un match equilibrato e teso, deciso solo nell’ultimo giro d’orologio. Sul podio anche la Mens Sana Basket che nella finalina per il bronzo ha travolto nettamente la Stella Azzurra Roma, terza l’anno scorso.

LA FOTOGALLERY CON LE IMMAGINI PIU’ BELLE DELLE FINALI E DELLA PREMIAZIONE

Gli americani di Team Ohio, in sette – otto, contando Jared Kortsen, allenatore-giocatore – hanno vinto tutte le cinque gare per arrivare al titolo, puntando su un gruppo di ragazzi tutti tra l’1.90 e i 2.05, sulla classica fisicità e atletismo che contraddistingue le squadre d’oltreoceano, e su un paio di elementi chiave come la guardia Connor Kern, 40 punti al debutto, e Gavin Skelly, ala nominata MVP del Torneo e destinato il prossimo anno a Northwestern, importante college della Big Ten. In finale gli americani hanno dovuto faticare per battere 91-82 la Junior Casale Monferrato, arrivata alla gara per il podio alto un po’ a sorpresa. I piemontesi di coach Cardani, spinti da un superbo Federico Di Prampero, guardia nel giro della prima squadra al pari di Matteo Giovara, e dai lunghi Eric Ruiu e Luca Rattalino, hanno giocato alla pari e non sono andati troppo lontani dalla vittoria.

La finale è stata molto bella, con Casale che parte 12-2 con 10 di Di Prampero, scatenato, e poi tiene sempre la testa avanti, sfruttando la serata no al tiro di Kern. Team Ohio però con la zona, l’aggressività difensiva e le giocate dei sorprendenti Haraway e Lehmann, torna a contatto all’intervallo, 47-45. A metà terzo quarto gli americani trovano il primo vantaggio sul 56-54 ma Casale non cede, anzi, confidando anche sui problemi di falli degli avversari. Il match si decide negli ultimi 100 secondi con una penetrazione di Haraway e la bomba di Evan Bailey per l’85-80 a 39 secondi dal termine. Poi Kern, periferico ma comunque importante in finale, ruba e mette il lay up che vale la vittoria e la festa. Ottima prova anche per Jaquan Harrison, atleta fuori dal comune e infatti vincitore della gara di schiacciate, e Vic Dorsey, ala già presente nel 2013 che si è fatto sentire nei pressi del ferro su entrambi i lati con giocate decisive soprattutto nei momenti più difficili.

Nella finalina la Mens Sana Siena ha travolto 84-52 la Stella Azzurra Roma, senza il gioiellino Andrea La Torre, con la nazionale di categoria, e senza Valerio Cucci, espulso nella tesissima semifinale persa 93-91 contro Team Ohio. I ragazzi dell’Academy capitolina sono partiti male, con il solo Amar Alibegovic a segno, e un con divario di 25-7 dopo i primi dieci minuti che si è protratto per tutto il match. Siena ha giocato con un’intensità, una fisicità, una ferocia pazzesca, derivante forse dalla rabbia per aver mancato la finalissima a causa del ko nel primo turno con Casale. Roma è tornata fino a -13 all’intervallo ma nel secondo tempo non c’è più stata storia, con la Mens Sana trascinata dal fisico del pivot Marini, le triple del playmaker mancino Gianluca Della Rosa, e dai canestri dell’esterno svedese Johan Lofberg, nominato Most Complete Player, un piacere per gli occhi per come si muove e come tira, e di Lorenzo Bucarelli, guardia del 1998 e votato miglior giovane. La Stella Azzurra, anche parecchio nervosa, ha pagato la giornataccia al tiro dei vari Palsson, Giancarli e Smorto, vincitore della gara del tiro da tre punti.

Ai piedi del podio l’Armani Junior Milano di Carlo Fumagalli, playmaker con personalità e ottime di regia, quinta dopo aver battuto i lituani dell’Atletas di Kaunas mentre settima è Praga davanti al Bayern Monaco con gli interessantissimi Karim Jallow, esterno del 1997, e Richard Freudenberg, tiratore di oltre 2 metri del 1998. Chiudono la classifica, nell’ordine, Cantù, Rijeka, Toronto e Lissone.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :