Teaser Tuesday #14

Creato il 26 novembre 2013 da Valeria Polverino @missvalesbooks

Buongiorno miei cari Booklovers!
I lettori che mi seguono con una certa assiduità sapranno che il Martedì è il giorno dedicato alla rubrica Teaser Tuesday, ideata dalla blogger canadese Mizb, autrice di Should be reading. E' un gioco molto semplice da fare e consiste nel postare e condividere un breve estratto tratto dal libro che si sta leggendo al momento. Il romanzo che ho scelto è La cena di Natale di Io che amo solo te, di Luca Bianchini. Buona lettura!

Zia Dora trattenne Ninella dandole un pizzico, e iniziò lentamente a dubitare della povera Nancy. Era così tremante che sembrava tutto fuorché innocente. «Sei sicura di non aver visto nessun anello quando eri in bagno?» «No, signora… niente. Era tutto pulitissimo, anche il bidè.» «Se non ti dispiace, vorrei dare un’occhiata alla tua borsa.» Nancy si sentì morire.«La borsa no, la prego.» Chiara guardò sua madre, che non si tenne più. Nessuno poteva dubitare dell’onestà delle sue figlie. Prese in mano la situazione e disse a Matilde che non si poteva permettere di avere un sospetto del genere. Guardò Nancy e capì che l’unico modo per difenderla era dimostrare la sua innocenza. «Nancy, facciamo vedere alla signora che si sbaglia. Dammi la borsa.»«Ma mamma…»«Nancy, dammi la borsa, ho detto. SUBITO!»Nancy si fece coraggio, prese la borsa e la consegnò a sua madre. Era piccola, con poche tasche e poche cose. Tutti guardavano Matilde come se fosse una Crudelia De Mon in carne e ossa, riconoscendole però il grande talento da detective. Ninella tirò fuori una trousse. Tirò fuori un libro di canti gregoriani. Una scatola di Vigorsol Air. Un fazzoletto di carta con un numero di telefono. Alla fine sgranò gli occhi, e tutti videro la ghigliottina per la povera Nancy. Quando Ninella prese in mano il vibratore, malauguratamente lo accese, ma fu così pronta da passarlo subito a Nancy dicendole: «Guarda che ti vibra il cellulare, rispondi!», facendolo sparire all’istante dalla vista di tutti. Sua figlia stette al gioco e iniziò a parlare con Carmelina come se nulla fosse: «Auguri, auguri anche a te!».Tutti fecero finta di non capire e ciascuno si sentì un po’ più colpevole.
Una scena davvero troppo divertente...mi dispiace essere sempre di corsa ma, credetemi, è un periodo molto intenso dal punto di vista lavorativo. Spero di rifarmi e rimediare presto a questa mia mancanza! Vi auguro la buona giornata. Alla prossima!

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