Buongiorno Booklovers, come va? Io, oltre ad essere presa come di consuetudine da mille e più cose, inizio a provare un po' di ansia in vista della presentazione che ci sará il prossimo Sabato (ve ne ho parlato qui). È un'occasione molto importante per me, ci tengo oltre a fare un buon lavoro anche una bella figura.
Martedì é il giorno di Teaser Tuesday, rubrica ideata dalla blogger canadese MizB autrice del blog Should be reading. Gioco molto semplice da fare, basta aprire il libro che si sta leggendo in un pagina a caso e condividere un estratto senza fare spoiler.Questa settimana ho pescato tra le pagine di Le cose che sai di me, ultima fatica letteraria dell'autrice spagnola Clara Sanchez.“«Non le andrebbe di farmi compagnia?» chiese alzando il bicchiere, sorretto da dita piene di anelli. Uno era un teschio turchese, un altro una civetta, un altro una rosa d’argento, un altro una cosa strana con le ali; alcuni le sprofondavano nella carne.Siccome di lì a breve avremmo dovuto cenare, accettai e optai per un calice di champagne che a dire il vero mi fece bene, mi fece rilassare. Finalmente avrei potuto chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare. Chiesi altro champagne e la mia vicina un altro gin, questa volta senza lo spruzzo di acqua tonica. Sembrava che anche lei si lasciasse trasportare. Il suo naso era lucido, come il mento e la pelle all’attaccatura dei capelli. Aveva un po’ di sudore dappertutto. I capelli erano tinti di un color mogano e divisi completamente a caso, più scuri da una parte, più chiari dall’altra, un disastro; gli occhi erano di un azzurro scolorito quasi trasparente, come se mancassero due mani di vernice.Mi chiesi a che tipo di congresso potesse aver partecipato. Probabilmente era una professoressa o magari una scrittrice, ma aprii la bocca soltanto per bere un altro sorso. Lei sospirò molto profondamente e si girò con un certo sforzo verso di me. Disse che era miope, presbite e astigmatica e, sfortunatamente, senza quei maledetti occhiali non mi vedeva bene, ma aggiunse che gli altri suoi sensi facevano un lavoro complementare a quello della vista e, se in futuro ci fossimo incontrate di nuovo, avrebbe potuto riconoscermi dalla voce, dal calore, dalle vibrazioni e dall’energia che emanava il mio corpo, qualcosa di più sottile e più sicuro dei tratti fisici.”Avete giá letto questo libro? Come l'avete trovato? Vi ricordo che potete lasciare un commento sia qui sia sulla pagina ufficiale di Facebook di Vale loves books. A presto!