Sul tavolo di cucina c'era la copia dell'Evening Standard di due giorni prima. Aggrottò la fronte, mentre la guardava; se soltanto avesse potuto ricordare... Poi, improvvisamente, si coprí gli occhi con le mani. « Oh, no » si disse. « Oh, no... » Lentamente, levò le mani dal viso. Si guardò intorno, nella cucina, come se fosse un posto sconosciuto. Cosí calda e comoda, cosí spaziosa, con quel delicato profumo di vivande. « Oh no » disse ancora, sottovoce. Si mosse lentamente, come una sonnambula, verso la porta che dava nell'atrio. L'aprí; la casa era silenziosa: solo qualcuno stava fischiettando. Quel motivo... Molly rabbrividí e si tirò indietro. Attese un minuto o due, gettando un altro sguardo nella cucina. Sí, tutto era in ordine e procedeva bene. Tornò verso la porta. Il maggiore Metcalf scese silenziosamente la scala di servizio. Attese un attimo o due nell'atrio, poi aprí il grande armadio a muro sotto le scale e guardò nell'interno. Tutto era tranquillo, nessuno in giro: un momento buono come pochi altri per fare quello che aveva in mente... La signora Boyle, in biblioteca, girò le manopole della radio con aria piuttosto irritata.
E voi cosa leggete?=) Isy