Oggi sono super-iper-ultra-stra felicissima! Non so neanche da dove cominciare!Ok, comincio dall'inizio. Ieri mattina, come vi avevo detto, ho inviato una mail per richiedere collaborazioni ad alcune case editrici e già cinque mi hanno risposto! Non potevo ricevere un regalo più grande, potrei toccare il cielo con un dito! Grazie, grazie, grazie! E a tal proposito, ho già un paio di anteprime in cantiere, quindi tenetevi pronti!
Poi, nel primo pomeriggio, sono finalmente arrivata alla mia casa al mare. Qui è quasi tutto semi-deserto, le persone che risiedono ancora al villaggio si contano sulle dita di una mano e c'è una pace, una tranquillità, una quiete davvero invidiabili! E secondo me, c'è poco da fare, il mare di settembre è il più bello. Non fa troppo caldo, non c'è umido, l'acqua è pulita e ho la spiaggia tutta per me! Saranno i cinque giorni più belli dell'estate! O di quel che ne rimane dell'estate... Non voglio tornare a scuola, sigh!
Il Teaser di oggi è tratto da Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri. D'altronde, non poteva essere altrimenti! Questo libro mi sta piacendo davvero tantissimo, lo stile dell'autrice è incantevole e riesco a stento a credere che sia un romanzo d'esordio.
Al lume di una lampada a petrolio avvolta in uno scialle di lana, Lucia sfidò la tempesta e la più grossa delle punizioni se mai l'avessero colta sul fatto. "Veloce, Lucia!" le sussurrò una vocina, e lei ubbidì. Aprì la porta che dava nel cortile e lo attraversò saltellando tra le pozzanghere. Poi si arrestò di colpo davanti alla mola.<<Oh!>> le uscì per lo stupore. Quella cosina pallida che la fissava lucida di ioggia sembrava il cucciolo di qualche strano animale e lei non ci pensò due volte a togliersi lo scialle e a catturarla tra le sue braccia. Quella cosina così piccola tremava e faceva un verso che le mise il gelo nelle vene. La rapì alla morte pensando bene di portarla in un luogo dove nessuno avrebbe mai cercato. Entrò in casa scalza e, superata la fila di porte delle camere da letto, attraversò le cucine e quatta quatta si aggrappò ai pioli della scala che conduceva alla stanza del grano. L' faceva caldo, tutto era ovattato come un nido e odorava di buono come il pane. Lucia posò la lampada in un angolino e si accovacciò con il suo bottino, pronta a scoprire di che cosa si trattasse. Frugò tra le pieghe umide e e sbucò una bambina. Una strana bambina.Una neonata, ora che la vedeva meglio. Non tremava più e la fissava con serietà impressionante. Era certa che stesse meglio perché era tornata osa come un porcellino. Era semplicemente placida e la osservava seria, quasi capisse ciò che stava accadendo. Lucia sorrise e trovò belle fatteze che chiunque altro avrebbe trovato selvatiche e sgradevoli.<<Sei la ia sorellina?>> domandò in un bisbiglio complice.<<Sst! Non dirò nulla. Sarà un segreto>>. Le stuzzicò il mento minuscolo. La piccola agitò le manine per scacciarla, ma Lucia si divertiva troppo per l'incredibile scoperta di quella notte e a un certo punto si domandò se non fosse tutto un sogno.<<Sono sicura che un nome non ce l'hai. Sai come ti chiamerò?>> Attese come se la neonata un nome potesse pronunciarlo davvero.<<Ti chiamerò Iannetta. Sì, hai la faccia di una che si chiama Iannetta>>.
Quanto è bello, mi piace tantissimo!
Well, è arrivato il momento di scenderein spiaggia (e di mettermi a leggere, naturalmente).
A più tardi, con la prima anteprima!
E io ho fatto la rima!
Questa potevo evitarmela...