- Prendi il libro che stai leggendo
- Apri ad una pagina a caso
- Condividi qualche riga di testo della pagina
- Attenzione a non fare spoiler!
- Riporta il titolo e l'autore del libro
«E' la prima e ultima volta che lo faccio» dice trafiggendomi con i suoi occhi blu schifosamente perfetti, come se desiderasse che io non esistessi. Ma il modo in cui lo dice non è rabbioso. E' solo un dato di fatto. E' assolutamente calmo. La voce è quasi del tutto priva di inflessioni. Non si aspetta ringraziamenti, né risposte, anche se ora come ora potrei essere abbastanza incazzata da dargliene una, e di certo non sarebbe un grazie. Poi attraversa il pianerottolo ed esce dalla porta sul lato opposto della tromba delle scale, come se non fosse mai stato qui.E' la prima e ultima volta? Ma chi ti ha chiesto niente, stronzo che non sei altro. Pensa davvero di avermi fatto un favore? Di avermi dato una mano, richiamando su di me l'attenzione e facendo incazzare per colpa mia una manica di ragazze ossessionate dalla loro vanità, ragazze che tenteranno senza dubbio di vendicarsi quando lui non sarà nei paraggi? Quello è più matto di me. Vorrei dirglielo in faccia. Peccato che non sappia nemmeno come si chiama. E se avessi una lista di domande proprio qui con me, mi sa che "Come ti chiami?" non comparirebbe nemmeno.Quello che voglio capire è perché gli abbiano dato retta.Si sono zittite come se ci fosse un padre furioso a sgridarle, perché è esattamente così che è andata. E' lo stesso tono di voce che ha usato ora con me. Quasi mi stupisce che non abbia aggiunto un "signorina" alla fine, tanto per essere sicuri. Evidentemente, sono l'unica qui a non capire perché dovrei dargli retta. E' come se lui pretendesse rispetto, riverenza o roba del genere. Forse suo padre è il preside, il sindaco o un boss della malavita e nessuno vuole farlo incazzare. Chi lo sa? Io so solo che sono incazzata nera.
Cosa ne pensate?Qualcuno di voi l'ha letto?Fatemi sapere!