Magazine Cultura
Torna il nostro appuntamento del martedì con Teaser Tuesdays, la rubrica ideata dal blog Should Be Reading con lo scopo di condividere piccoli stralci delle nostre letture. Partecipare alla rubrica è semplicissimo, vi basterà:
- Prendere il libro che si sta leggendo- Aprire ad una pagina a caso (o scegliere il passo che più vi ha colpito)- Condividere il teaser scelto
Importante è non fare spoiler! Se vi va potete condividere con me la vostra lettura corrente e farmi sapere cosa ne pensate di quella che condivido io.
Il mio Teaser Tuesdays di oggi è tratto da L'accademia dei vampiri, primo volume della serie scritta da Richelle Mead da cui prossimamente sarà tratta la trasposizione cinematografica, che è la mia attuale lettura.
Tutto a un tratto riemersi dalla visione.«Rose? Rose?»Strizzando gli occhi misi a fuoco il volto di Dimitri. Era chino su di me, le mani mi tenevano per le spalle. Avevo smesso di camminare; eravamo al centro del cortile che separava gli edifici delle classi superiori.«Stai bene?»«Io... sì. Ero... ero con Lissa...» Mi misi una mano sulla fronte. Non avevo mai avuto un'esperienza così lunga e nitida. «Ero nella sua mente.»«La sua... mente?»«Già. Fa parte del legame.» Non me la sentivo davvero di approfondire.«Lei sta bene?»«Sì, sta...» Esitai. Stava bene? Christian Ozera l'aveva appena invitata a rimanere con lui. Per niente bene. Da un lato c'era il "barcamenarsi", e dall'altro l'avvicinarsi al lato oscuro. Ma le sensazioni che si agitavano giungendo a me attraverso il legame non erano più di paura o turbamento. Lissa era quasi contenta, anche se ancora un po' nervosa. «Non è in pericolo» dissi alla fine. Sperai che fosse così.«Ce la fai a continuare?»Il duro, stoico guerriero che avevo incontrato poco prima svanì, solo per un istante, e mi diede l'impressione di essere davvero preoccupato. Sinceramente preoccupato. Sentirmi i suoi occhi addosso mi mise in subbuglio. Era una cosa stupida, ovviamente. Non avevo motivo di fare la smorfiosa solo perché quel tipo era molto ma molto carino. Dopotutto, a sentire Mason, era una divinità asociale. Uno che, con ogni probabilità, mi avrebbe solo fatto soffrire.«Sì, sto bene.»Andai nello spogliatoio della palestra e mi infilai la tenuta da allenamento che qualcuno finalmente aveva pensato di procurarmi dopo una giornata di addestramenti in jeans e T-shirt. Disgustoso. L'idea di Lissa che si vedeva con Christian mi infastidiva, ma rimandai quel pensiero a dopo, mentre i muscoli mi informavano che per quel giorno non volevano più saperne di allenarsi.Così suggerii a Dimitri che forse avrebbe dovuto lasciarmi libera per quella volta.Lui si fece una risata, ed ero piuttosto certa del fatto che ridesse di me, e non con me.«Che c'è di tanto divertente?»«Oh» disse lui mettendo da parte il sorriso. «Dicevi sul serio.»«Certo che dicevo sul serio. Ascolta, tecnicamente sono sveglia da due giorni. Che bisogno c'è di iniziare questi allenamenti adesso? Lasciami andare a dormire» mi lagnai. «È soltanto un'ora.»Incrociò le braccia e mi squadrò da capo a piedi. L'apprensione di poco prima era svanita. Adesso era tutto preso dai suoi doveri. Faceva il cuore di pietra. «Come ti senti adesso? Dopo l'allenamento fatto finora?»«Ho un male del diavolo.»«Domani andrà peggio.»«E quindi?»«Quindi è meglio che ti butti a capofitto quando ancora non senti... troppo male.»«Ma che razza di logica è, questa?» ribattei.Mentre mi faceva strada verso la sala attrezzi, però, smisi di protestare. Mi mostrò quanti pesi e quanti esercizi voleva da me, poi si buttò in un angolo, come in un logoro romanzo western. Che divinità.
(Pagine 87-88)
Sentitevi liberi di sfogarvi, aspetto i vostri commenti. Chi di voi l'ha già letto? Vi è piaciuto?
Stay tuned!Xoxo, Giò