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I mesi che seguirono furono tra i migliori della mia vita.Non che fossero perfetti; lo sa Elua, niente lo è. Non nella mia vita, comunque. Ma ci arrivai vicino. Era quel periodo di respiro in cui avevo sperato. La regina aveva scoperto le sue carte ; il guanto era stato gettato. Io avevo accettato la sfida. La mia lettera a Hyacinthe, il Signore dello Stretto, fu affidata a un corriere, e lui mi fece recapitare subito la risposta. Aveva con me, scrisse, un debito d'onore. Io avevo giocato una parte importante nella missione di Phèdre, quando lei era partita alla ricerca del Nome di Dio per liberarlo dalla sua maledizione. Mi ero avventurato nelle profondità della lontana Vralia per vendicare l'assassino della nipote di sua moglie. Era più che disposto a cercare di rintracciare Mélisande con il suo specchio marino.La voce si sparse. Gli adepti della Corte della piccola Notte furono lieti della sua partecipazione. Ciò che si diceva nelle camere da letto, alla Corte dei Fiori Notturni, giunse al palazzo e si sparse in tutta Terre D'Ange. Il Signore dello Stretto in persona collaborava alla mia ricerca.Per il momento il regno non chiedeva altro e attendeva.E io non chiedevo altro che stare con Sidonie.
da Il bacio e il sortilegio di Jacqueline Carey (pag. 58)