Una serie di eventi artistici che coinvolge tutti e cinque i sensi
Roma, 4 marzo 2013
Dal 7 al 30 marzo il Teatro degli Audaci di Porta di Roma ospiterà la prima edizione di “3 4 5 – Teatro da Gustare”, un innovativo progetto artistico, ideato e realizzato da Franco Mannella e Francesco Cavuoto, che unirà il teatro alle altre arti (fotografia, pittura, scultura, musica dal vivo) e alle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. 3 saranno gli spettacoli teatrali, che si alterneranno per 4 settimane. Si parte il 7 marzo (e fino al 17) con il monologo di Francesco Cavuoto “Per favore toglietevi le scarpe”, di Adelchi Battista e Francesco Cavuoto, con la regia di Franco Mannella. Si prosegue con “Flaiano in 3D” di Franco Mannella e Giuseppe Militello, con la regia di Mannella, in scena dal 21 al 24 marzo.
A seguire, dal 27 al 30 marzo, lo spettacolo “Play Shakespeare”, ideato e diretto da Franco Mannella, con gli attori dell’Accademia San Paolo. L’evento è realizzato con il patrocinio di Biblioteche di Roma, con la collaborazione di Roma Capitale – Municipio IV, Centro Commerciale Porta di Roma, Teatro degli Audaci e Booking Show. IL PROGETTO Il progetto “3 4 5 – TEATRO DA GUSTARE” nasce con l’obiettivo di porre il Teatro al centro di un percorso artistico, sensoriale e degustativo, capace di permettere allo spettatore, in un’offerta unica, di soddisfare i cinque sensi, attraverso una serata unica di spettacolo, arti visive, musica e degustazioni.
Il nome del progetto, 3 Spettacoli 4 Settimane 5 Sensi, racchiude tutto questo: ogni sera uno spettacolo e mostre di pittura, fotografia,scultura, concerti, ed un percorso degustativo con alcune tra le eccellenze dell’enogastronomia italiana. Profumi, sapori, forme, suoni, immagini, che ogni sera accenderanno lo spettacolo teatrale. Un grande evento, ideato da Franco Mannella e Francesco Cavuoto, con la collaborazione dell’Accademia San Paolo di Roma, con l’intento di offrire allo spettatore un’esperienza intensa e indimenticabile. La regia dei tre spettacoli teatrali è di Franco Mannella.