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Teatro senza guida, Spocci supplente

Creato il 21 settembre 2015 da Nonzittitelarte

Teatro senza guida, Spocci supplente

Decreto firmato dopo la rescissione del contratto decisa ad agosto dalla Fondazione

 Spocci revocata dal ministro, caccia al nuovo sovrintendente

Annunciata ad agosto, la decisione è arrivata l’altra mattina: Angela Spocci non è più sovrintendente del Teatro lirico. Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) Dario Franceschini ha firmato la revoca dall’incarico della manager sessantaduenne parmese in seguito alla rescissione del contratto (“per mancato superamento del periodo di prova”) decisa il 4 agosto scorso dal Consiglio di indirizzo della Fondazione di via Sant’Alenixedda. Angela Spocci, nominata sovrintendente della Fondazione il 5 febbraio 2015, dovrà continuare a compiere gli atti di ordinaria amministrazione, in attesa che il ministro individui e nomini un nuovo sovrintendente.

CAPOLINEA La gestione Spocci era giunta al capolinea dieci giorni prima della alla data-limite (13 agosto) per il completamento del periodo di prova di sei mesi. Rispettando il periodo di verifica previsto dalle norme sulle Fondazioni, il Consiglio d’indirizzo del Teatro lirico aveva comunicato al ministero dei Beni e delle attività culturali che la sovrintendente Angela Spocci “non ha superato il periodo di prova”. La riunione del Consiglio d’indirizzo che ha portato alla rescissione dell’incarico era stata anticipata da un appello dall’Unione sindacale di base (Rsa-Usb). «L’attuale dirigenza», avevano osservato i sindacalisti Massimo Cecalotti, Ignazio Sibiriu e Paolo Piras, «ha dimostrato totale incapacità gestionale, costringendo l’Rsa-Usb a un mero rapporto di controllo e di denuncia dei continui e innumerevoli episodi di inadempienza e scorrettezza aziendale».
LA FONDAZIONE Il Consiglio di indirizzo – composto da Massimo Zedda (presidente, carica poi trasferita a Mario Scano), Francesco Boggio (rappresentante della Fondazione Banco di Sardegna), Salvatore Cherchi (ministero per i Beni e le attività culturali), Alessio Loi (Regione), Mario Marchetti (rappresentante del Comune) – aveva stabilito che la sovrintendente non avesse superato il periodo di prova di sei mesi e passato il testimone al ministero per una nuova indicazione.
SORPRESA La sovrintendente non aveva nascosto la sorpresa: «Ho fatto quanto è più era necessario fare. Evidentemente non sono stata giudicata abbastanza capace per svolgere il mio ruolo. Quando sono arrivata, lo scorso febbraio, ho trovato il deserto. Abbiamo chiuso il bilancio, che era in disavanzo, e lavorato sulla base di quel documento economico». Nessuna recriminazione: «Ho fatto quel che dovevo».

L’Unione Sarda

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