Il premio è stato dato da una Giuria prestigiosa composta da André Leon Talley, celebre fashion author, giornalista e consulente, precedentemente Editor - at - Large, di Vogue America; Imran Amed, Fondatore e Direttore di Business of Fashion; Tim Blanks, Editor at Large di Business of Fashion; Stefano Tonchi, Direttore di W; Julie Gilhart, fashion consultant e mentore dell’International Woolmark Prize, Thakoon Panichgul, Direttore Creativo di Thakoon; Colette Garnsey, Director di Australian Wool Innovation (società affiliata a The Woolmark Company); Stuart McCullough, Managing Director di The Woolmark Company.
“Ho amato l’originalità del loro mood, come è stato sviluppato e il romanticismo degli abiti - ha dichiarato André Leon Talley, subito dopo l’annuncio - La loro ricerca è nata dall’ origine dei materiali e sono sicuro che i consumatori apprezzeranno il loro racconto. E’ stato davvero meraviglioso”. Thakoon Panichgul ha spiegato: “I vincitori hanno colto la sfida di usare la lana in un modo innovativo. Hanno mostrato le qualità artigianali della fibra attraverso l‘utilizzo di pizzi, del colour blocking e di una lana reversibile dalle qualità tridimensionali”. L’ispirazione dei Teatum Jones nasce proprio da Foxford Woolen Mills, un’azienda nata nel 1892 per volontà della suora Inglese Agnes Moirragh Bernard che realizzava delle lussuose coperte di lana per poter dare speranza a un cittadina in decadenza. I vincitori hanno raggiunto l’azienda per far si che realizzassero delle esclusive coperte modernizzandole con stampe geometriche e ricami fatti a mano su giacche e gonne. Il duo Britannico ha collaborato anche con un’azienda francese specializzata nei pizzi Guipure convincendoli ad usare la lana per la prima volta. Da questa connubio sono nati degli innovativi e vibranti pizzi geometrici che si ispirano ai profili delle coperte. Per gli abiti è stato usato un mix tra i 17,5 e 19,5 micron di lana Merino Australiana mentre per gli accessori è stato scelto un micronaggio di 23 micron. Catherine Teatum and Rob Jones sono poi arrivati in Italia dove hanno sviluppato una particolare lana stretch simile a una tuta subacquea, sulla quale hanno ricamato un pizzo di lana Merino creando un tessuto prezioso con una performance simile ad un abito sartoriale. “Per l’evento regionale, abbiamo puntato sull’innovazione dello sviluppo dei nostri tessuti e dell’utilizzo della lana Merino. Abbiamo sviluppato diverse tecniche e nuovi modi di utilizzare la fibra, cosa che ha impressionato molto i giudici. Per la capsule finale abbiamo deciso di utilizzare le più forti di queste tecniche concentrandoci nel loro sviluppo, rifinendole e massimizzando il potenziale della loro bellezza. Tutto questo è incredibile, siamo onorati ed emozionati, ed è solo l’inizio; abbiamo solo grattato la superficie. Questo premio ci ha dato la possibilità di scoprire la magia e il romanticismo della lana Merino. Questo contest ci da l’opportunità di essere fisicamente presenti all’interno degli stores. La possibilità di trasmettere questa esperienza al consumatore per noi è magica”. Stuart McCullough, Managing Director di The Woolmark Company, ha dichiarato: “I Teatum Jones hanno presentato la lana in un modo unico ma allo stesso tempo commerciale, siamo entusiasti del modo in cui l’hanno utilizzata e abbiamo la sensazione che sia qualcosa di davvero innovativo.” Nell’ultimo anno sono stati più di 70 i Designers sono stati presi in considerazione per questa edizione Womenswear dell’Internationa Woolmark Prize fino ad arrivare ai finalisti che arrivavano dalle sei differenti aree del mondo. I talenti che oggi si sono contesi il premio finale sono: J Koo per l’Asia, Bianca Spender per l’Australia, Teatum Jones per le Isole Britanniche, Nanna Van Blaaderen per l’Europa, Taller Marmo a rappresentare India, Pakistan e Medio Oriente e la statunitense Tanya Taylor. Teatum Jones riceverà in premio un contributo di 100.000 AUD ed il supporto per sviluppare il loro business, oltre alla presentazione e anche alla vendita della loro Capsule Collection, che è stata creata per l’International Woolmark Prize, in alcuni dei più grandi department stores e delle boutiques più prestigiose al Mondo, tra cui MyTheresa.com (online), David Jones (Australia), Harvey Nichols (Regno Unito), Boutique 1 (Emirati Arabi), Isetan Mitsukoshi (Giappone), Saks Fifth Avenue (USA) ed i due nuovi partner retailer Verso (Belgio) e Boon the Shop (Corea del Sud). Per Maggiori Informazioni: www.woolmarkprize.com