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Tebe : la città dalle cento porte

Creato il 03 giugno 2015 da Isabelje60754 @IsabelJE60754
Tebe : la città dalle cento porte
Tebe è attualmente una località archeologica in Egitto, collocata in prossimità degli odierni centri abitati di Karnak e Luxor. È stata inclusa, a partire dal 1979, fra i Patrimoni dell’umanità dell’Unesco.

Tebe : la città dalle cento porte

Antica Tebe

Chiamata Tebe dai Greci, Uaset dagli Egizi, soprannominata la Città dalle Cento Porte da Omero (Iliade IX, 862), venne costruita in un’area abitata quantomeno dal Paleolitico Medio. Già conosciuta quando regnavano i faraoni della IV dinastia, diventò famosa nel momento in cui i suoi sovrani si rivoltarono ai monarchi di Menfi della X dinastia, facendo tornare unito ancora una volta il Paese delle Due Terre e causando la nascita della XI dinastia. Diventò, quindi, l’insediamento urbano più importante del Medio Regno sebbene la città sede degli organismi legislativi e amministrativi centrali dello Stato fosse Ity Tawy (La dominatrice delle Due Terre), situata più a settentrione nei pressi dell’area del Fayum (dove è possibile imbattersi nelle sepolture reali del Medio Regno).

Tebe : la città dalle cento porte

Necropoli Tebe

Un notevole ascendente ebbe il suo dio più celebre, Amon, che diventò il sostenitore della monarchia egizia con il nome di Amon-Ra, sovrano di tutte le divinità. Nel corso del Secondo Periodo Intermedio fu il centro abitato sede degli organismi legislativi e amministrativi centrali delle dinastie che conservarono una sufficiente indipendenza, pure nella fase in cui gli Ittiti occuparono parte dell’Egitto. Con la venuta della XVIII dinastia Tebe diventò sempre più importante e mantenne questo suo ruolo durante il governo dei monarchi del Nuovo Regno.

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Tempio della regina Hatshepsut

A partire dalla XXI dinastia non fu più il centro politico del Paese delle Due Terre, ma restò l’insediamento urbano principale in cui si venerava Amon (Ammone). Nel 663 a.C. il re assiro Assurbanipal la rase al suolo ed i suoi cittadini persero la libertà e vennero condotti fuori dall’Egitto. Pian piano si riprese, ma di nuovo subì danni rilevanti a causa di un sisma nel 27 a.C. I diversi popoli che la occuparono militarmente, fra i quali non si può non ricordare i Romani, la privarono delle sue ingenti quantità di denaro, oro, pietre ed altri oggetti preziosi, oltre che degli arredi sacri e delle opere artistiche. Quando il Cristianesimo si diffuse nel Paese delle Due Terre, a Tebe si innalzarono monasteri ed edifici consacrati in cui si celebrava la liturgia cristiana e la denominazione del centro abitato si modificò in Tria Kastra, in seguito diventò el-Uqsur, da cui discende l’odierna Luxor.

Tebe : la città dalle cento porte

Colossi di Memnone

Al giorno d’oggi nella località archeologica di Tebe è possibile visitare parecchie costruzioni, sia funerarie sia dedicate al culto di una divinità, poste sulla sponda orientale ed occidentale del Nilo. Sulla sponda occidentale si trovano i luoghi di sepoltura dei defunti. Famosissime sono la Valle delle Regine e la Valle dei Re, dove una serie di campagne archeologiche hanno permesso di scoprire i sepolcri dei faraoni del Nuovo Regno. Celebre fu il rinvenimento della sepoltura di Tutankhamon. Nell’area, che non presenta dislivelli sensibili, sono presenti i ruderi di imponenti edifici architettonici dedicati alla venerazione dei trapassati come il tempio di Medinet Habu, i colossi di Memnone, il tempio di Ramesse II e quello di Seti I. Sulla sponda orientale vi sono il Tempio di Luxor ed il Grande tempio di Amon. Giampiero Lovelli
BIBLIOGRAFIA
E. BRESCIANI, Grande Enciclopedia illustrata dell’antico Egitto, De Agostini, Novara 1998;
N. GRIMAL, Storia dell’Antico Egitto, Laterza, Bari 2007;
H. SCHLOGL, L’Antico Egitto, Il Mulino, Bologna 2005;
T. WILKINSON, L’Antico Egitto. Storia di un impero millenario, Einaudi, Torino 2012.

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