Michele Bovi, ideatore del programma si dice soddisfatto per gli ascolti: "Un risultato che ancora una volta dimostra quanto l'utilizzo dinamico del magnifico archivio Rai - ovvero non il semplice assemblaggio di immagini, ma la confezione di un format rispettoso di un'idea di fondo e di una serie di caratteristiche autoriali - non teme rivali in ordine a qualità e a riscontro di pubblico. Un allegro e inconfutabile paradosso: TecheTecheTè attraverso vecchie immagini ha saputo creare un linguaggio del tutto nuovo e originale”.
"Un ottimo esempio di servizio pubblico e di utilizzo intelligente dell'archivio" commenta il direttore delle Teche Barbara Scaramucci. "Quest'anno si è addirittura consolidato e superato il successo della stagione 2012: creare i format dalle teche televisive è quindi veramente possibile". Scaramucci sottolinea anche come ora la Rai sia pronta per il grande salto, annunciato dal direttore generale, di una digitalizzazione in file dell'intero archivio TV che consentirà, fra qualche anno, di poter realizzare successi come "Techetechetè" anche sul web e con una offerta on demand che non avrà rivali. "La nostra direzione con i colleghi della produzione televisiva, del centro ricerche e di ICT, sta predisponendo un progetto che dimostrerà come la Rai ha al suo interno una competenza anche tecnologica d'avanguardia".
