Technotown: a Villa Torlonia una ludoteca tecnologica

Vedere la musica

Una di queste sale, chiamata “Vedere la Musica”, riproposta anche in una sezione dedicata – come per le altre otto – nel sito www.technotown.it, riunisce i ragazzi in un ambiente eletto esclusivamente all’interpretazione della musica, attitudine in questo caso agevolata dalla possibilità di visualizzare su di uno schermo il modo in cui le onde sonore si sviluppano.

In tal modo, quindi, i giovanissimi ospiti del Villino Medievale di Villa Torlonia (Via Nomentana), potranno imparare la frequenza dei suoni e scoprire il comportamento delle onde di cui sopra. Suonando delle batterie elettroniche poste davanti a loro, potranno seguire sopra un monitor la partitura musicale. Esiste una fornita “sonoteca” dalla quale attingere i suoi da sperimentare e studiare, si dividono i compiti tra di loro e un tutor li segue passo passo in questa affascinante scoperta. Un percorso che, a nostro parere, aiuta moltissimo i giovani ad avvicinarsi al mondo della musica in maniera corretta, coinvolgente e soprattutto critica. Ma, oltre al fine strettamente musicale, questa proposta ludica aiuta, in particolare i più piccoli, ad imparare i valori del rispetto nei confronti dei ruoli e soprattutto l’importanza di collaborare con gli altri componenti di un gruppo per raggiungere uno scopo comune.

“Technotown” e in particolare “Vedere la Musica” meritano una menzione speciale, per il principio educativo che esprimono, per la “mission” estremamente delicata che si è prefissato questo progetto istituzionale sin dagli inizi, sette anni fa. Ci viene facile pensare che almeno un bambino delle scuole primarie, su dieci partecipanti per esempio nel 2006, oggi sia un adolescente amante della musica, magari un vero e proprio musicista in erba che magari già in scena tra i migliori locali di Roma sogna un futuro da “rockstar”. Certe esperienze, se condotte con persone competenti e con lo spirito giusto, rimangono nei cuori e nelle menti di chi le vive. E se il seme attecchisce, non si sa mai quale splendida pianta possa crescere negli anni. Complimenti a “Technotown” e a Roma Capitale, la speranza è che – nonostante la spending review e la crisi mondiale – un progetto del genere continui senza soste.