In tema di protezione dei dati esiste una strategia di backup atta a dislocare un set di dati di backup in un luogo geograficamente distinto rispetto alla collocazione fisica dei sistemi da proteggere.
Questa strategia di protezione dei dati è nota con il nome di offsite backup, ovvero la capacità del backup system di generare un set di dati di backup, copia dei backup ordinari, i cui media siano fisicamente esportabili e collocabili in un luogo distinto, possibilmente distante, rispetto al luogo in cui sono collocati i sistemi oggetto di backup.
Il paradigma funziona in virtù del fatto che esiste un piano di backup ordinario che protegge i sistemi dalla potenziale perdita di dati; si pensi al classico backup giornaliero che ci permette di recuperare dati di N giorni fa. Il piano di offsite prevede la copia, su altro media, dell’intero set di backup; i media utilizzati per la copia vengono poi “etichettati” come volumi offsite e collocati in un luogo sicuro e distinto rispetto alla loro posizione originale.
Il risultato di questa procedura consta nel disporre di una copia online delle schedulazioni di backup e un’ulteriore copia offline ed in altra sede.
In tempi più recenti, con l’aumento di disponibilità di banda, sta diventando consuetudine utilizzare la tecnica delle “copie simultanee” generando, contemporaneamente, il set di backup ordinari ed il set di backup di copia e già collocato in altra sede. Si ottiene quindi che sia i backup ordinari che gli offsite sono, di fatto, online e reperibili rapidamente dal sistema di backup.
Il backup offsite, sia esso su media online o offline, è alla base della procedura di DR in quanto difficilmente ripristinerete i sistemi se il “disastro” ha coinvolto server e backup system (solitamente sono nello stesso luogo).
Che si utilizzi Tivoli Storage Manager i degli scripts ciò che conta è che le copie di backup siano effettivamente in due luoghi diversi. Le aziende multi sede spesso si inviano le copia a vicenda, è già qualcosa. Gli amministratori di sistemi diligenti si portano i nastri a casa, meglio di niente. Per chi ha modo di fare le cose secondo best practice il supporto più garantito o con il miglior rapporto GB/€ resta il nastro LTO (giunto alla versione 5 con 1,5 TB di capienza, 3 TB con compressione dei dati secondo gli standard di TSM), da conservare in appositi contenitori che ne garantiscono l’integrità per anni.
Si nota sempre più spesso la tendenza ad utilizzare HD portatili per la conservazione dei dati. Comodo, rapido e assolutamente insicuro :-)
Le probabilità di rottura di un HD di fascia “80€ al supermercato” è molto più alta di quella di un LTO o altra tipologia di nastro. Usare gli HD per gestire il piano di offsite è sicuramente comodo, ma non adagiatevi troppo su questa comodità (my two cents).
Chiudo augurando a tutti di non dover mai applicare le procedure di DR.