Casi come Tiger Woods o Jesse James hanno riportato alla ribalta l’annoso dibattito sul tradimento via sms, mezzo ideale per tutti gli infedeli che facilita le comunicazioni illecite e alimentano le fantasie da tradimento.
L’avvocato di Los Angeles Stacy D. Phillips racconta di affrontare sempre più spesso casi di divorzio dove c’è di mezzo il tradimento tecnologico, che prevede un cellulare, un palmare, un pc: secondo lui l’infedeltà non finisce nel momento in cui si consuma ma si protrae nel tempo proprio attraverso questi strumenti.
Gli sms e il pc, però, se da un lato aiutano il traditore a portare avanti una relazione nascosta, costituiscono anche il primo posto dove una moglie sospettosa va a guardare: non è difficile procurarsi un software che recuperi i dati cancellati e il compagno fedifrago non si può contare in eterno sulla mancata dimestichezza di molte donne con la tecnologia.
Victoria Namkung, fondatrice di MyVeryWorstDate, sito americano dove le persone raccontano le proprie peggiori esperienze negli appuntamenti, sottolinea che metà delle storie riguarda tradimenti per vie tecnologiche.
Come quella donna che, al quarto appuntamento, in un ristorante con un uomo che si è appena allontanato per andare in bagno, ha ricevuto un mms con una sua foto in posizione piuttosto compromettente. Mentre lei è ancora disgustata, l’uomo torna e si scusa per aver mandato il messaggio alla persona sbagliata.
Chi di tecnologia ferisce…