Tecnologie Digitali

Da Nicomarti @nicomarti0

Oggi sono invitata ad un secondo evento a Montecitorio dall’interessante titolo: Tecnologie Solidali. Dal programma si deduce che si discuterà a lungo di una questione d’attualità e di grande importanza per il mondo della scuola: l’accessibilità dei testi digitali. Il problema mi tocca da vicino, sia perché ho esperienza di libri di testo spesso inadeguati specialmente per le classi terze, quarte e quinte della primaria, sia perché curo fin dalla sua nascita il sito della mia scuola, il quale include molto materiale anche per gli alunni.
All’ingresso mi appioppiano subito la targhetta del convegno: il mio lasciapassare. Mi reco al secondo piano, in prossimità della sala del mappamondo, che ricordavo un po’ vagamente, per essere stata in visita con i miei alunni.
Per fortuna Mario Guaraldi sembra ricordarsi di me e mi saluta: unica faccia a me nota…
Inizia la diretta streaming: noto la telecamera in alto alla mia destra, nella bella stanza che purtroppo non potrò fotografare.Infatti vengo subito bloccata da una gentile signorina in blu…Guaraldi mi promette il cocomero in carcere:-).
Apre l’onorevole Palmieri, come la tecnologia aiuta a migliorare la vita delle persone. Fa la regia il vicepresidente alla camera , Roberto Giachetti. Egli parla di annullamento della diversità, quale primo step per soluzione di ‘protesi’ compreso Internet. Internet è una protesi anche per ‘i bastoni bianchi’ che sono un ‘micro’ numero, ma che in realtà sono in numero enorme. Mostra lo smartfhone che consente di scorrere le pagine con gli occhi: quello che si fa per la diversità, poi ricade sugli altri, su noi, che siamo diversamente abili chi più chi meno per tanti motivi. Menziona una ditta tedesca che intende assumere nei prossimi anni gli autustici per testare i suoi software…parla di tablet e di tecnologie digitali e di generazioni non abituate ad usare la rete e le nuove tecnologie…Legge di parco-buoi2.0…e quando inizia a leggere dopo un po’ mi perdo, traggo solo alcune parole chiave: un mondo dove la diversità è inclusiva. ‘Non toccherà a noi a crescere ed usare le tecnologie e il mondo che creiamo’. Se rimarremo attaccati al presente, senza previsioni, il nostro futuro sarà in scorribande nel deserto. Nuovi bambini e nuovi e idee con termini come diversità, disabilità…siano …
Adesso tocca alla 4 donne: dal convegno ne uscirà un ebook edito da Guaraldi. Bononcini di Google, Ferrilini delle fondazione Telecom, Roberta Cocco di Microsoft e Marcella Logli di Vodaphone.
Logli parla della dislessia e dei libri digitali per fare un esempio del contributo della fondazione di cui è segretaria. Anche rendere visibili certe parti del patrimonio artistico e storico ad esempio di mestieri invisibili: preserrvare certe artigianie, nel luogo di origine. Maria Cristini Ferradini, della Fondazione Vodafone, che si è avvicinata alle tecnologie perchè oggi sono un elementodi accellerazione e di agevolazione. Martin Cuper nel 1973 fece la prima telefonata da cellulare, nell’83 il primo telefono cellulare Motorola è dell’83. Nel 1992 i primi sms. Qualè la differenza: oggi c’è a disposizione la conoscenza. Abbiamo tante generazioni che restano indietro. La disabilita può essere superata con la tecnologia. L’uomo non è digitale, non è off o on, è analogico, ma si fa aiutare dalla tecnologia. Roberta Cocco di Microsoft crede nella filantropia. Il fondatore Bill Gate ha voluto che ci fosse una direzione che si occupasse anche della responsabilità sociale, perchè è una cosa che riguarda da vicino tutta la Microsoft. Oggi siamo al 40% di disoccupazione fra i giovani, per cui è partita una campagna di formazione proprio per loro. In questo semestre con le organnizzazioni no profit, Microsoft oha formatopiù di 25.000 giovani, progetto Your sparking, Microsoft vuole offrire sottoforma di tecnologia e cioè di formazione. Bononcini per Google ci parla di un progetto No speaking inglish e di correlazioni con Emergency.
Riccardo Luna, giornalista e scrittore, vede che le cose stanno cambiando anche qua dentro: stamani si parla in modo diverso della rete. Ivana Pais parla di Crowfunding. Non è una colletta, ma un motore della crescita, un finanziamento on line a cause sociali. Questo tipo di finanziamento è in crescita. Nella rete nom c’è la folla, quanto l’apertura progressiva a cerchie sociali nuove, fino al broker cioè la cerchia sociale che è interessata all’idea, al progetto, all’impresa che vogliamo ci sia finanziata. Ivana ha realizzato una mappatura delle piattaforme di crowdfunding: sono di equity based…Maria Mazzarella parla del regolamento Consob n.18592 del giugno 2013 in materia di crowdfunding. La regolamentazione era abbastanza complessa al fine di operare una strategia sicura. L’obiettivo è la sicurezza del finanziamento. Ci saranno quindi criteri per l’iscrizione ad un portale per i siti di crowdfunding.


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