Premessa: quando nella decima stagione di South Park venne svelato il metodo di scrittura di I Griffin (gli sceneggiatori dei Griffin sarebbero dei lamantini che accostano parole a caso per costruire gli sketch), da queste parti non abbiamo potuto fare a meno di esclamare: "Oh mio Dio, è quello che ho sempre pensato!". Da quando I Simpson di Matt Groening hanno invaso la televisione con il loro umorismo scorretto ed intelligente, gli emuli sono spuntati come funghi e quelli che hanno ottenuto maggior successo sono appunto South Park e I Griffin. Mentre i primi però hanno portato avanti fino alle estreme conseguenze lo stile di I Simpson, creando una commedia nerissima e destinata a persone di una certa intelligenza e dallo stomaco forte, I Griffin hanno invece puntato tutto sull'aspetto demenziale, costruendo ogni episodio intorno a delle scene assurde che prese singolarmente possono anche far ridere, ma nell'insieme danno allo show un'aria un po' imbecillota. Fatto che non ha impedito l'enorme successo di I Griffin, portando il suo creatore Seth MacFarlane a poter creare altri due show, ad incidere un disco, a presentare gli Oscar il prossimo anno e a fidanzarsi con Emilia Clarke, ovvero Daenerys Targaryen (lo so, questa è la faccenda più incredibile di tutte). Il buon Seth ha dunque pensato di fare il grande passo, scrivendo, producendo, dirigendo e doppiando il suo primo film. In Ted John, un bambino evitato da tutti, persino dagli sfigati del quartiere, esprime un desiderio la vigilia di Natale: vorrebbe tanto che il suo orsetto Ted fosse vivo. Incredibile ma vero Ted si anima e i due diventano inseparabili. Così inseparabili che 30 anni dopo sono ancora insieme, ma alle macchinine hanno sostituito canne, birra e battute demenziali. John (Mark Wahlberg) è rimasto dunque un eterno adolescente, cosa che inquieta non poco la sua fidanzata, Lori (Mila Kunis) che vorrebbe avere accanto a sé un uomo e non un bambino che gioca ancora con il suo orsacchiotto di peluche. Il plot non brilla per originalità, le gag ricordano moltissimo quelle di I Griffin e, come di consueto in tutte le commedie degli ultimi anni le citazioni cinefile e pop si sprecano, ma imprevedibilmente, nonostante tutto, Ted funziona a meraviglia. Il contrasto tra le battute volgarissime, le situazioni demenziali, l'uso continuo di turpiloquio e il simpatico e dolcissimo faccione dell'orsacchiotto crea una bomba comica che porta a ridere di pancia e con gusto. E' vero l'umorismo è elementare, la sotto trama thriller e la commedia romantica sono un po' forzate, ma l'orsetto è un personaggio destinato ad avere un enorme successo. D'altra parte chi non ha mai pensato, una volta diventati adulti, che segretamente, dietro quegli occhietti dolci e le guanciotte paffute i vari Winnie the Pooh e Coccolino nascondessero qualcosa di diabolico? *Nota: Il film, a causa delle numerosissime citazioni pop e dello slang usato, è assolutamente da vedere in lingua originale.
Premessa: quando nella decima stagione di South Park venne svelato il metodo di scrittura di I Griffin (gli sceneggiatori dei Griffin sarebbero dei lamantini che accostano parole a caso per costruire gli sketch), da queste parti non abbiamo potuto fare a meno di esclamare: "Oh mio Dio, è quello che ho sempre pensato!". Da quando I Simpson di Matt Groening hanno invaso la televisione con il loro umorismo scorretto ed intelligente, gli emuli sono spuntati come funghi e quelli che hanno ottenuto maggior successo sono appunto South Park e I Griffin. Mentre i primi però hanno portato avanti fino alle estreme conseguenze lo stile di I Simpson, creando una commedia nerissima e destinata a persone di una certa intelligenza e dallo stomaco forte, I Griffin hanno invece puntato tutto sull'aspetto demenziale, costruendo ogni episodio intorno a delle scene assurde che prese singolarmente possono anche far ridere, ma nell'insieme danno allo show un'aria un po' imbecillota. Fatto che non ha impedito l'enorme successo di I Griffin, portando il suo creatore Seth MacFarlane a poter creare altri due show, ad incidere un disco, a presentare gli Oscar il prossimo anno e a fidanzarsi con Emilia Clarke, ovvero Daenerys Targaryen (lo so, questa è la faccenda più incredibile di tutte). Il buon Seth ha dunque pensato di fare il grande passo, scrivendo, producendo, dirigendo e doppiando il suo primo film. In Ted John, un bambino evitato da tutti, persino dagli sfigati del quartiere, esprime un desiderio la vigilia di Natale: vorrebbe tanto che il suo orsetto Ted fosse vivo. Incredibile ma vero Ted si anima e i due diventano inseparabili. Così inseparabili che 30 anni dopo sono ancora insieme, ma alle macchinine hanno sostituito canne, birra e battute demenziali. John (Mark Wahlberg) è rimasto dunque un eterno adolescente, cosa che inquieta non poco la sua fidanzata, Lori (Mila Kunis) che vorrebbe avere accanto a sé un uomo e non un bambino che gioca ancora con il suo orsacchiotto di peluche. Il plot non brilla per originalità, le gag ricordano moltissimo quelle di I Griffin e, come di consueto in tutte le commedie degli ultimi anni le citazioni cinefile e pop si sprecano, ma imprevedibilmente, nonostante tutto, Ted funziona a meraviglia. Il contrasto tra le battute volgarissime, le situazioni demenziali, l'uso continuo di turpiloquio e il simpatico e dolcissimo faccione dell'orsacchiotto crea una bomba comica che porta a ridere di pancia e con gusto. E' vero l'umorismo è elementare, la sotto trama thriller e la commedia romantica sono un po' forzate, ma l'orsetto è un personaggio destinato ad avere un enorme successo. D'altra parte chi non ha mai pensato, una volta diventati adulti, che segretamente, dietro quegli occhietti dolci e le guanciotte paffute i vari Winnie the Pooh e Coccolino nascondessero qualcosa di diabolico? *Nota: Il film, a causa delle numerosissime citazioni pop e dello slang usato, è assolutamente da vedere in lingua originale.
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