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Ted 2

Creato il 05 luglio 2015 da Cobain86

Ted 2L’orsetto più sboccato d’America torna nelle sale dopo il successo dirompente del primo film: tentativo d’incasso facile o proposta riuscita? Vediamolo insieme, buona lettura.

Non per tanti, non per tutti

Ted è stato “partorito” dalla mente di Seth MacFarlane, autore dei Griffin. Negli States (ma anche in Giappone, solo che hanno stili diversi) esiste questo genere definito “cartoni per adulti”. Le tematiche trattate non sono adatte ad un pubblico minorenne, anche se hanno un aspetto innocente. Ted fa parte di questa categoria, è un orsetto che fuma il bong, frequenta una commessa molto appariscente ed è molto informato sul sesso, tanto che vuole condividere queste informazioni anche con il suo amico e il pubblico.

Al di là del divieto dei 14 anni è un genere che si ama o si odia: battute veloci e riferimenti alla cultura pop, passando per gag da slapstick comedy, possono non incontrare il plauso generale. Uomo avvisato…

La trama

Ted sposa la sua commessa tutte curve, il suo amico è divorziato e sta attraversando un momento di rifiuto, Ted scopre di essere considerato un bene: si batterà per i suoi diritti al fine di essere riconosciuto come persona (sbloccando il conto in banca, potendo lavorare nel supermercato dove già era impiegato…).

Una giovane avvocatessa dedita al bong aiuterà i due “rimbomba amici” in un’impresa ai limiti dell’impossibile; far passare un giocattolo per una persona vera e attribuirgli gli stessi diritti.

In sala

Le gag si intervallano con un buon ritmo incalzante e le parodie da film famosi quali Star Wars e Jurassic Park sono le più celebri; l’amore che sboccia tra il gruppo Ted-amico-avvocatessa davanti ad un campo di marijuana con la musica di Jurassic Park è impagabile.

Tralasciando l’aspetto triviale e giocoso del film in realtà si scopre che Ted si batte per i suoi diritti, vengono poste domande interessanti su cosa forma una persona a tutti gli effetti. Un modo per ridere dei nostri problemi senza dover ricorrere ai cinepanettoni.

Ted quindi continua ad incalzarci con le sue trovate fuori luogo, irriverenti e al vetriolo: non avendo un patto sociale da rispettare può essere se stesso e parlare a ruota libera, cosa che dona a questo orsetto una libertà molto preziosa ai fini della pellicola.

Verdetto finale

Pur avendo molte assonanze come il primo riesce a divertire proponendo scene tra il serio e il faceto, affrontando il tema della diversità e di tutte le difficoltà che comporta. Curiosa e divertita la presenza di star quali Liam Neeson e Jay Leno, che si prestano per siparietti comici improvvisati che mantengono il ritmo nella narrazione.

Sotto la scorza del film dalla risata facile troviamo una possibilità di riflettere su temi molto importanti come la discriminazione, i diritti di ogni essere vivente e così via. Questa struttura del film permette un ritmo piacevole e mantiene viva l’attenzione su temi molto attuali e scottanti, invitando lo spettatore a mettersi per un po’ nei panni altrui.

Seth MacFarlane passa l’America odierna al microscopio e non risparmia battute su nessuno, minoranze etniche incluse: oltre a ritrovare Flash Gordon, sempre più innamorato della “polvere degli angeli” (la cocaina, ndr), è bello vedere Morgan Freeman nei panni di un avvocato di successo. La serie di culto in questo film è Law & Order, dove i protagonisti cambiano tutte le parole della sigla (mentre sono strafatti, ovviamente).

L’unico problema del film, se vogliamo, è che potrebbe veicolare il messaggio che fumare il bong sia una cosa positiva e non abbia effetti collaterali: consiglio, per vedere i reali effetti del bong, il film The fighter. Oltre ad essere una storia vera mostra gli effetti a lungo termine di questo vizietto, tra cui la perdita dei denti (senza contare l’ottima interpretazione di Mark Whalberg in un ruolo impegnato).

Da vedere con gli amici, 7/10.

Marco


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