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Ted 2

Creato il 22 luglio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

ted-2-locandinaIl padre dei Griffin sbrodola volgarità

Seconda pellicola dedicata al teddy bear più famoso degli Stati Uniti, Ted 2 non raggiunge i livelli di divertimento del primo episodio. Più volgare, irriverente e politicamente scorretto, il film diretto da Seth MacFarlane si traveste da prodotto sui diritti civili. Il problema? È che il travestimento funziona fin troppo bene.

Dopo essersi sposato con Tami-Lynn, Ted, a fronte di una crisi matrimoniale, decide di avere un figlio con lei. I due sposini devono necessariamente ricorrere all’inseminazione artificiale, ma nel momento in cui Ted compila le documentazioni necessarie incorre in un cavillo burocratico: Ted risulta una proprietà e non una persona.

Nel primo episodio c’era la politicamente scorretta mancanza di crescita da parte del protagonista John. In questo secondo capitolo si fa un passo in avanti nella strutturazione della vicenda (la lotta civile da parte di un orso parlante che non vuole essere considerato un oggetto), ma un passo indietro sul piano del divertimento. Non è un mistero che MacFarlane infarcisca le proprie produzioni di volgare irriverenza, ma in questa occasione c’è un eccesso, che soffoca la risata e fa sollevare il sopracciglio.

Pregno di battute irripetibili e di qualche trovata ingegnosa (le citazioni si sprecano), Ted 2 non riesce a convincere e accattivare il pubblico pienamente. Si ha l’impressione che l’intera lavorazione abbia voluto far leva sulla superficialità, sulla battuta a effetto ripetitiva e frutto di una comicità di pancia. Difatti si è perso in questo secondo capitolo la risata intelligente, che non doveva necessariamente fare uso di un’irrefrenabile volgarità, ma esclusivamente di diverse situazioni paradossali e scorrette, ma verosimili. Laddove il livello di droga si innalzava e portava con sé momenti di stupefacente ilarità, in Ted 2 sono le battute a sfondo sessuale e razziale a essere le padrone indiscusse.

MacFarlane si preoccupa di parlare di genere, di diritti civili (accomunando l’ingiustizia subita da Ted con quella subita dagli schiavi neri nell’Ottocento), tuttavia questa narrazione seria si perde progressivamente per strada; la metafora sprofonda frame dopo frame e non si ritrova se non in qualche brevissima pausa. Diversamente ciò che fuoriesce è la critica all’idiozia del pubblico medio, una parodia della realtà, un tripudio demenziale incarnato dal duo John-Ted, perfetta coppia dalla dubbia moralità e intelligenza.

Se Ted aveva presentato al cinema un personaggio scorretto e irriverente, ma contraddistinto dall’indiscusso affetto per il suo amico John, Ted 2 si spinge troppo oltre e manca l’obiettivo.

Uscita al cinema: 25 giugno 2015

Voto: **


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