Teenager maschi, palesemente in dolce attesa
Che effetto vi fa guardare questa immagine?
E’ una di quelle selezionate da Healty Chicago per prevenire il fenomeno delle madri adolescenti, che aumentano di anno in anno.
Un “ragazzo incinto”, l’immagine scelta da Healty Chicago per contrastare il fenomeno delle gravidanze in adolescenza
Photocredit: http://www.essentielle.be/wp-content/uploads/2013/06/une2.jpg
Le immagini di tre ragazzi in evidente stato interessante, accompagnate dalla frase “Inaspettato? Lo sono anche la maggior parte delle gravidanze in età adolescenziale”, hanno suscitato curiosità, stupore e dibattito nella popolazione.
Lo scopo dichiarato dagli ideatori della campagna è quello di avviare un dialogo tra adolescenti ed adulti e di aiutare i giovani maschi a comprendere che la contraccezione e una gravidanza prematura sono molto di più che una responsabilità solo delle future mamme.
Brian Richardson, il porta voce del Chicago Department of Public Health, ha affermato sul sito today.com: “Volevamo ideare una campagna che avrebbe creato scalpore e portato la gente a pensare alle gravidanze delle adolescenti e dell’effetto che queste hanno non solo sulle ragazze.” Lo scopo è quello di responsabilizzare e coinvolgere i maschi molto di più nelle questioni che riguardano contraccezione, gravidanza, promuovendo una sessualità più sicura e consapevole.
La campagna ha avuto un grande successo, proprio perché ha suscitato attenzione e dibattito; gli accessi al sito (BeYouBeHealthy.org), dove vengono fornite informazioni sul sesso, relazioni di coppia e contraccezione, sono aumentati notevolmente. Qualcuno ha trovato la campagna shockante, ma “fa parte del suo scopo” ha affermato Richardson.
Nel 2009 anche in Francia era stata lanciata una campagna dall’Istituto Nazionale di Prevenzione ed Educazione per la Sanità, con uno scopo simile, attraverso la sovversione degli stereotipi e dell’ordine simbolico della maternità. Di sicuro però, la campagna di Chicago risulta essere di maggiore impatto e più shockante.
Questa campagna mi ha molto colpita e ha stimolato alcune riflessioni che vorrei condividere qui.
Le immagini dei ragazzi incinta (anche se create ad hoc) sono forti perché destabilizzano, invertono il binomio maschile/femminile, sovvertono l’ordine “naturale” delle cose, per questo colpiscono e suscitano dibattito. Ricordiamo lo scalpore suscitato dal primo uomo incinto? Un uomo FTM che aveva scelto di mantenere gli organi genitali femminili, per potere partorire un figlio, siccome la compagna aveva subito un’isterectomia.
Queste storie e queste immagini spezzano il simbolico, lo modificano, ci costringono a pensare e a complessificare la realtà e a rivedere il concetto di “natura”, dato troppo spesso per scontato, ovvio, assodato.
Mi sembra che anche la transizione di genere, la transessualità e il transgenderismo suscitano molto dibattito e scalpore proprio perché ci pongono davanti a una rottura del binomio maschio/femmina, dato da molti come “naturale” e incontrovertibile.
Secondo Francoise Sironi, etnopsichiatra Francese, la transessualità suscita reazioni forti in tutto il mondo, dal rifiuto violento e distruttivo legato al terrore, alla fascinazione, a uno choc identitario causato da processi di identificazione (un’identificazione che fa fatica a mettersi in atto, per alcuni impensabile, inimmaginabile); “La sua funzione sociale sarebbe proprio quella di mostrare che l’identità di genere non è «un’assegnazione di residenza » in termini di mascolinità o femminilità, immutabile e stabile nel tempo, entro una dicotomia netta.” L’identità di genere può essere mobile, fluida, oppure fortemente incistata.
Sironi considera quindi “la questione transessuale e transgeder come attuale e moderna, perché ci permette di pensare alla molteplicità delle esperienze identitarie contemporanee“.
Questo è un punto di vista estremamente interessante, perché è la chiave per avviare discorsi, pensieri e dibattiti nuovi, più seri, più complessi, che possano entrare nel cuore della questione e aiutare l’essere umano ad allargare i propri orizzonti, a immaginare la realtà in cui vive come più complessa, più sfaccettata di quanto si creda. Proprio come accade con queste immagini che, proprio perché destabilizzano, creano dibattito e danno la possibilità di affrontare in modo più complesso e completo la questione del ruolo maschile nella contraccezione e nelle gravidanze, sovvertendo stereotipi, simboli e immaginario sociale.