Sempre in cerca di modi alternativi di preparare la zucca, in questo periodo in cui la zucca la fa proprio da padrona nelle cassette di bio-verdura che sono abituata a comprare, alle volte mi sorprendo a pensare intensamente a come impiegare questo ortaggio, magari prendendo l'ispirazione da qualcosa di già conosciuto e gustato.
Così mi è venuto in mente di preparare una teglia di zucca con le patate, tra cui anche le ultime due patate dolci che mi erano rimaste, cucinandole in una versione un po' rivisitata delle famose Per dare più sapore, ho voluto speziare con una generosa spolverata di
patate sabbiose di Anna Moroni (le conoscete le patate sabbiose di Anna Moroni, vero???) misto spezie Cajun, e profumare con porro e timo. Un contorno veramente goloso e saporito, un misto di dolce-salato-piccante assolutamente intrigante. Una combinazione di quelle davvero pericolose, che ti fanno dire "ancora una e poi basta" finché non hai ripulito tutta la teglia!
- 4 patate medio-grandi
- 2 patate dolci
- un bel pezzo di zucca
- un pezzo (10 cm circa) di porro
- 4 cucchiai di pangrattato
- 2 cucchiai di pecorino grattugiato
- 1/2 cucchiaino di misto spezie Cajun
- una generosa presa di foglioline di timo
- olio evo, sale
Pelare le patate e tagliarle a spicchi. Tuffarle in acqua bollente (tutte, anche quelle dolci) e lasciar bollire per 2-3 minuti, in modo da sigillarle. Farle scolare.
Affettare il porro in anelli sottili. Sbucciare la zucca a tagliarla a fette di circa 1 cm di spessore.
In un piatto, mescolare il pangrattato col pecorino grattugiato, il misto spezie Cajun, il timo e il sale.
Foderare una pirofila, o la leccarda del forno, con un foglio di cartaforno e spennellare con olio evo. Distribuirvi sopra i pezzi di zucca, gli spicchi di patate e gli anelli di porro, e spolverizzare il tutto col misto di pangrattato.
Colare ancora un filo d'olio e infornare, lasciando cuocere per 20 minuti. Mescolare e far cuocere ancora una decina di minuti a 180° ventilato, e comunque finché le patate non comincino a prendere una leggera doratura.
Stavolta niente musica e niente gatti, ma una cosa che ha comunque a che fare con il mondo che gravita attorno a Springsteen: Steve Van Zandt, il chitarrista della E-Steet Band, in un'esilarante scena della seconda stagione di Lilyhammer. , per cui si trova a Lillehammer, in Norvegia. Qui è conosciuto come Giovanni "Johnny" Henriksen. Ovviamente, siccome chi nasce tondo non può morire quadrato, Johnny/Frank non riesce a fare a meno delle sue buone vecchie abitudini da
Steve Van Zandt è l'ex-boss mafioso Frank Tagliano, ed è stato inserito in un programma di protezione
Adoro questa serie, e Steve Van Zandt sembra proprio tagliato apposta per la parte :-) boss...
Enjoy!