Titolo originale: Tekken
Regia: Dwight H. Little
Cast: Jon Foo, Kelly Overton, Cary-Hiroyuki Tagawa, Ian Anthony Dale, Darrin Dewitt Henson, Luke Goss, Gary Daniels, Cung Le, Mircea Monroe, Candice Hillebrand, Tamlyn Tomita, Lateef Crowder, Gary Ray Stearns, Marian Zapico, David Pitt, Hyun-kyoon Lee, Roger Huerta, Anton Kasabov, Louise Griffiths, Kiko Ellsworth, Taiyô Sugiura, Jonathan Kowalsky
Distribuzione: Cristal Sky Pictures, USA-Giappone, 2010
Guarda il trailer
2039. Dopo varie guerre mondiali il mondo come lo conosciamo ora non esiste più, ma il territorio è diviso in 6 corporazioni, la più importante delle quali è Tekken, gestita dalla famiglia Mishima, il cui capostipite, Heihachi (Cary- Hirouyuki Tagawa), organizza da sempre l’Iron Fist Tournament nel quale i migliori combattenti delle varie corporazioni si combattono fino all’ultimo sangue per la vittoria. Jin Kazama (Jon Foo) è un giovane ragazzo che vive con la madre Jun (Tamlyn Tomita) nell’Anvil, la parte più povera della città. Quando Heihachi fa uccidere Jun durante una retata, Jin capisce che l’unico modo per vendicarsi ed uccidere il malvagio dittatore è partecipare all’Iron Fist. Tuttavia la sua partecipazione porterà alla luce importanti rivelazioni legate al suo passato e alla sua famiglia e ben presto vincere il torneo non sarà solo un’esigenza per arrivare alla vendetta, bensì l’unica possibilità per restare in vita…
Premetto adoro il videogioco Tekken e che sono stata un’accanita giocatrice (bei tempi!!!), quindi sapere che avrebbero realizzato una trasposizione cinematografica di quello che è di fatto uno dei picchiaduro più noti al mondo mi aveva abbastanza preoccupato. Invece, devo ammettere che poteva andare decisamente peggio. Sicuramente questo Tekken non è un capolavoro, ma è comunque un discreto prodotto. Certo, la trama è iperscontata e mancano molti (forse troppi!) personaggi centrali del gioco, ma i pochi personaggi presenti nel film sono davvero molto fedeli agli originali e, cosa fondamentale, le scene di combattimento sono a dir poco eccezionali. Mi riferisco soprattutto a quelle in cui il protagonista è Jin, ma devo confessare che vedere lottare Eddie Gordo non nel videogame ma in carne ed ossa con il suo stile così particolare (capoeira rulezzz!!!) è stato davvero esaltante.
Tornando ad elementi puramente tecnici, il film si avvale di una discreta grafica, evidente soprattutto nelle ricostruzioni delle location dei combattimenti, che sono anch’esse molto fedeli a quelle del gioco. La trama omette particolari ed elementi importanti presenti invece nel videogioco e ne modifica altri, così assistiamo alla storia di Jin Kazama, un giovane outsider che vive di piccoli crimini e la cui famiglia è rappresentata unicamente dalla madre Jun, che sin da bambino lo ha allenato a combattere ma lo ha tenuto lontano dall’Iron Fist Tournament, a suo avviso uno spreco del suo immenso talento. Quando Jun viene uccisa dagli uomini di Heihachi davanti ai suoi occhi, Jin giura di vendicarsi e l’unico modo che ha per avvicinarsi all’anziano leader è quello di partecipare e vincere l’Iron Fist. Tuttavia, arrivare alla finale non è affatto facile e Jin dovrà guardarsi non solo dagli avversari sul ring, ma anche da qualcuno che cercherà di eliminarlo a tutti a costi in quanto il ragazzo rappresenta di fatto un ostacolo e un pericolo per i propri interessi.
Ottima la scelta del cast: Jon Foo è perfetto nel ruolo di Jin, a partire da una somiglianza fisica impressionante col personaggio e inoltre si dimostra davvero abile nei combattimenti (per altro lo vedremo presto in un altro film tratto da un videogioco: Street Fighter:Legacy, nel ruolo di Ryu); ho il sospetto che lo rivedremo presto e spesso anche in pellicole di azione di serie A ( davvero interessante il ragazzo! ); il camaleontico Cary-Hirouyuki Tagawa è il vecchio Heihachi, che tiene in pugno Tekken con il terrore e il controllo serrato, mentre Ian Anthony Dale interpreta il figlio di Heihachi, Kazuya, giovane uomo viziato e senza scrupoli, desideroso di salire al potere e di rimpiazzare il genitore alla guida di Tekken.
In definitiva una pellicola piacevole e leggera con degli ottimi combattimenti.
Conclusione: Consigliato, soprattutto per gli amanti del videogame e dell’action in stile picchiaduro.
Voto: 6.5