Cloud Computing significa utilizzare in remoto risorse hardware e software. Cioè – per banalizzare – non è necessario che un’azienda abbia computer potenti e ultra dotati di programmi. La necessità primaria diventa la banda larga, per consentire ai pc aziendali di utilizzare appieno le dotazioni di macchine (quelle si molto potenti) gestite da altri. In un certo senso, è il ritorno – in chiave moderna – ai terminali che hanno preceduto i computer. Ebbene, Telecom Italia ha deciso di tuffarsi nel Cloud Computing. Anzi, nella Nuvola Italiana.
Scrive Telecom che la nuova piattaforma è basata “sulla piena convergenza tecnologica tra TLC e IT, che consente alle Grandi Imprese e alla Pubblica Amministrazione di usufruire di infrastrutture e servizi in modalità “on demand” e “pay per use” e di ottimizzare ulteriormente i costi e le prestazioni, grazie alla possibilità di disporre di soluzioni costantemente aggiornate senza investire in risorse IT dedicate e in know-how specializzato”.
Il target è “il mercato dei servizi “IT Managed” erogati in modalità Cloud, il cui valore al 2012 è stimato in circa 300 milioni di euro, con un tasso di crescita medio annuo 2009-2012 di circa il 20 per cento”, cioè grandi e medie imprese e Pubblica Amministrazione.
“Le aziende - assicura l’amministratore delegato Franco Bernabè – hanno l’opportunità di spostare nella Rete le proprie applicazioni e infrastrutture e richiederle in funzione delle proprie necessità operative, evitando così investimenti onerosi. Telecom Italia, grazie ai suoi asset infrastrutturali, si propone quindi come principale player nazionale in questo settore in grado di intercettare buona parte del valore presente nella catena attuale dell’offerta di tecnologie dell’informazione”.
Già, ma la banda necessaria per far funzionare la “Nuvola Italiana”?
Nessun problema, dice Telecom Italia: la piattaforma “si avvale delle eccellenze tecnologiche del Gruppo Telecom Italia tra cui gli otto Data Center nazionali di nuova generazione presenti su tutto il territorio nazionale, il Centro Nazionale di Assistenza, le Control Room per amministrare centralmente l’infrastruttura, il Security Operation Center a garanzia della sicurezza della rete, un servizio di assistenza e consulenza oltre a una consolidata partnership con i principali player internazionali nel settore IT”.
Ecco i servizi previsti: “Infrastructure as a Service” (Iaas), “Platform as a Service” (Paas) e “Software as a Service” (SaaS), quest’ultimo in collaborazione con i partner di Telecom Italia attivi nel settore IT.
“Nei segmenti Iaas e Paas – fa sapere Telecom Italia – saranno disponibili soluzioni di Storage, Desktop virtuali e soluzioni di Collaboration, oltre al servizio già disponibile di Hosting Evoluto che consente l’utilizzo da remoto di risorse hardware distribuite e di Videocomunicazione in Alta Definizione, erogabile su apparati eterogenei e tra aziende diverse. All’interno del segmento Saas sono comprese soluzioni di Infomobilità, gestione documentale ed Enterprise Resource Planning (ERP) dedicate alle Imprese, e soluzioni indirizzate alla Pubblica Amministrazione come l’Energy Management o gli Smart Services per la gestione intelligente del territorio, l’informatizzazione della scuola, l’inclusione sociale negli ospedali”.
Ulteriori particolari sul sito dedicato: http://www.nuvolaitaliana.it/