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Telescopio et, ricordando un genio

Creato il 19 maggio 2011 da Alessandro @AleTrasforini

"La natura nasconde i proprio segreti perchè è sublime, non perchè imbroglia." Scriveva così Albert Einstein, ideando un aforisma scritto a mano che mai più vero può essere. Natura, universo e microcosmi: nell'eterna lotta tra infinitamente piccolo ed infinitamente grande, l'essere umano si è sempre trovato in una posizione di perenne dubbio ed interrogazione nei confronti di tematiche come queste. Vivendo in dimensioni relative e prepotentemente piccole, l'essere umano può solo sperimentare ed interrogarsi.  Ciò che ha attorno non lo inganna, ma gioca per rendere sempre meno capibile la sua infinita complessità.  Sperimentando, qualche volta l'uomo prova a navigare in questo mare sconosciuto: è pensando e trovando nuove scoperte che l'uomo riesce a muoversi sempre meglio verso quello che non conosce. Su questo fronte, il nome dello straordinario scienziato Albert Einstein è stato usato per un telescopio di potenza incredibile che sarà presentato domani a Cascina (Pisa).  Si chiamerà ET, abbreviazione di Einstein Telescope.  Messo in opera grazie ad una cooperazione guidata dall'European Gravitational Observatory (Ego), vedrà in rappresentanza dell'Italia l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).  Avrà una forma di triangolo avente un perimetro di oltre 30 chilometri.  Sarà, però, un telescopio molto particolare: non andrà verso stelle e nuove galassie, ma sarà collocato sottoterra.  Tutto ciò in virtù di quali ragioni? Potrà, in parole povere, ascoltare l'eco delle gigantesche esplosioni avvenute nell'Universo all'inizio dei tempi.  Servirà a "captare le onde gravitazionali, increspature dello spazio-tempo che si propagano alla velocità della luce, generate dai 'cataclismi cosmici', come l'esplosione disupernovae o lo scontro tra buchi neri." Nella rincorsa alla ricerca di una ragione per la creazione o di una causa incausata per il nostro essere qui oggi, il telescopio sotterraneo ET si configura come uno strumento davvero importante. Sarà uno strumento secondo solo all'LhC di Ginevra, che ha saputo ricreare il momento esatto della creazione, collocandosi pochi millisecondi dopo il tanto sconosciuto Big Bang. La scienza va avanti a gran giornate, dunque, anche nel nome e nella memoria di uno scienziato superbo e geniale. Con un pò di Italia dentro, che non guasta mai.
TELESCOPIO ET, RICORDANDO UN GENIO

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